Pep Guardiola ha parlato apertamente del suo futuro e delle sue intenzioni di prendersi una pausa una volta concluso il ciclo con il Manchester City. L’allenatore catalano, intervistato da GQ Hype, ha svelato che dopo il 30 giugno 2027 lascerà momentaneamente il calcio: “So che dopo questa fase con il City mi fermerò, questo è certo, è deciso, più che deciso”, ha affermato con chiarezza, aggiungendo: “Non so per quanto tempo. Un anno, due, cinque, dieci o quindici; ma ho bisogno di concentrarmi su me stesso, sul mio corpo…”.
Una riflessione che arriva dopo una stagione complessa, in cui il City ha vissuto momenti di difficoltà nonostante il palmarès ormai colmo di successi. Guardiola ha analizzato con lucidità il percorso della sua squadra: “Quando vinci sei Premier League, arriva un momento in cui crolli. È umano. Alla fine siamo arrivati in finale di FA Cup e siamo arrivati terzi, non dodicesimi come sarebbe successo se ci fossimo arresi: non è andata così male, già in prospettiva capiamo che non è stato tutto un disastro”.
Il tecnico ha poi sottolineato come le difficoltà, comprese le numerose assenze per infortunio, siano state un’occasione per imparare: “Però ci sono stati mesi in cui non abbiamo vinto. E penso che sia salutare quello che ci è successo, tutti gli infortuni che abbiamo avuto ci hanno fatto capire cosa non ha funzionato. Penso che sarà positivo per i prossimi anni”.
Critiche, Barcellona e il talento di Yamal
Guardiola ha parlato anche del rapporto con le critiche, che nel corso della sua carriera non sono mai mancate: “Le critiche me le aspettavo, ti danno energia. Sono gli stessi che mi dicevano che avevo vinto al Barcellona solo perché conoscevo la squadra, che quando sono arrivato a Manchester mi hanno detto che il calcio inglese era diverso. Nello sport non puoi vincere sempre e perdere fa parte del processo”.
A chi gli chiede di un possibile ritorno al Barcellona, la risposta è netta: “La mia avventura al Barcellona è chiusa per sempre. È stata molto buona, ma è finita”. Un capitolo archiviato, come spiega anche parlando di Lamine Yamal, giovane stella del Barça: “Yamal? Solo il fatto che lo paragonino a Messi è una cosa enorme, come se dovessero paragonare un pittore a Van Gogh: che ci sia questo paragone è un segnale positivo, ma dobbiamo lasciargli fare la sua carriera”.
L’articolo Guardiola: “Dopo il City mi fermo, devo concentrarmi su me stesso” proviene da Blitz quotidiano.