Cresce l’allarme per i focolai del virus West Nile, disinfestazioni a tappeto in vari comuni

Il virus West Nile torna a far paura in Italia. Lunedì 28 luglio 2025 si sono registrati tre nuovi decessi: un 77enne del Lazio, ricoverato allo Spallanzani di Roma con patologie pregresse e un trapianto cardiaco alle spalle, un 80enne di Maddaloni, anche lui con gravi condizioni di salute preesistenti e un un uomo di 74 anni per un’emorragia digestiva. Tutti e tre sono morti per complicazioni legate all’infezione, portando il totale dei decessi nel 2025 a cinque.

Nel Lazio, l’allerta resta altissima: secondo l’ultimo bollettino, sono 16 i nuovi casi, portando il totale a 44, di cui 41 nella provincia di Latina e due a Roma. Due pazienti sono attualmente ricoverati in terapia intensiva. La Regione ha esteso il test obbligatorio per il virus a tutti i donatori di sangue e ha incluso i Castelli Romani e il litorale sud nelle zone sottoposte a misure precauzionali.

Prevenzione e disinfestazioni, le contromisure locali

Nel frattempo, in diversi comuni italiani sono partite le operazioni di disinfestazione contro le zanzare, principali vettori del virus. A Fiumicino, il Comune ha scelto un approccio mirato, utilizzando un larvicida microbiologico in granuli nelle caditoie. L’assessore all’Ambiente Stefano Costa ha sottolineato come questo metodo sia più sostenibile della nebulizzazione, per evitare danni ad altri insetti utili come api e farfalle. L’ordinanza comunale raccomanda anche ai cittadini di evitare ristagni d’acqua e svuotare regolarmente sottovasi e contenitori.

Anche a Caivano, in Campania, l’Asl Napoli 2 Nord ha annunciato interventi notturni l’1, 4 e 5 agosto, con l’uso di prodotti a basso impatto ambientale, autorizzati dal Ministero della Salute. Ai cittadini viene chiesto di proteggere alimenti e animali, chiudere finestre e usare repellenti durante le operazioni.

L’allarme in Campania e il richiamo alle disinfestazioni

Anche in Campania l’allarme è alto: al 23 luglio si contavano otto ricoveri per West Nile, soprattutto nel Casertano. Il sindaco di Maddaloni, Andrea De Filippo, ha assicurato interventi ripetuti di disinfezione. La Regione ha richiamato l’urgenza di avviare campagne straordinarie di disinfestazione, con particolare attenzione a parchi, aree verdi e zone umide, ambienti ideali per la proliferazione delle zanzare.

Secondo l’Istituto Superiore di Sanità, i casi confermati in Italia nel 2025 superano i cinquanta, ma l’andamento è in linea con gli anni precedenti. La malattia, trasmessa dalla zanzara culex, è asintomatica nell’80% dei casi, ma può causare gravi complicazioni nei soggetti fragili.

La voce degli esperti e l’importanza della prevenzione

Fabrizio Pregliasco, virologo e direttore della Scuola di specializzazione in Igiene dell’Università di Milano, ha ribadito che il tasso di mortalità è basso (circa 1 su 1.000), ma che l’espansione del virus in aree come il Lazio è preoccupante. “Dal 2008 abbiamo casi autoctoni, ma oggi vediamo focolai in zone mai colpite prima”, afferma l’esperto.

La protezione individuale, sottolinea Pregliasco, resta fondamentale: usare repellenti, indossare indumenti adeguati, applicare zanzariere e evitare ristagni d’acqua. “Con il caldo estivo la diffusione delle zanzare è favorita: è fondamentale che i Comuni rafforzino le disinfestazioni”, conclude.

 

L’articolo Cresce l’allarme per i focolai del virus West Nile, disinfestazioni a tappeto in vari comuni proviene da Blitz quotidiano.