Apprezzata infermiera. Dopo aver ucciso e fatto a pezzi il figlio, ha continuato ad andare regolarmente al lavoro

Lorena Venier, la donna di 61 anni che ha ammesso di aver ucciso e fatto a pezzi il corpo del figlio Alessandro, di 35, dopo l’omicidio del figlio, è andata regolarmente al lavoro fino a mercoledì sera.

La donna è un’apprezzata infermiera

La donna è un’apprezzata infer miera, anche con incarichi di coordinamento, in servizio al Distretto sanitario di Gemona (Udine), la cui sede è ubicata all’interno del locale ospedale.

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Apprezzata infermiera. Dopo aver ucciso e fatto a pezzi il figlio, ha continuato ad andare regolarmente al lavoro (foto Ansa-Blitzquotidiano)

Dalla sera del delitto – avvenuto, come ha confessato lei stessa, lo scorso 25 luglio – si è sempre presentata regolarmente al lavoro, senza destare sospetti.

Il corpo del figlio era stato nascosto, subito dopo il “delitto mostruoso”, come l’ha lei stessa definito, in un bidone all’interno dell’autorimessa della villetta, che si trova in uno stabile separato dall’abitazione. Era stato coperto di calce viva per evitare che i miasmi potessero insospettire i vicini.

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