Al via ad Addis Abeba il vertice africano sul clima, per un futuro più giusto

Africa Climate summit 2025

In Etiopia dall’8 al 10 settembre il secondo vertice africano sul clima, tappa importante verso la Cop30. Incontri tra capi di Stato, ricercatori e società civile, per progettare soluzioni per l’Africa, colpita in modo sproporzionato dal cambiamento climatico. Per l’Italia c’è il sottosegretario Claudio Barbaro

Ha aperto le porte ad Addis Abeba, in Etiopia, il secondo vertice africano sul clima (ACS2), che si terrà fino a mercoledì 10 settembre, voluto dalla Commissione dell’Unione Africana (AUC). Un grande evento dedicato al tema “Accelerare le soluzioni climatiche globali: finanziamenti per uno sviluppo resiliente e verde in Africa” che riunirà leader provenienti dall’Africa e da altri Paesi: capi di Stato e di governo, partner di sviluppo, organizzazioni intergovernative, aziende private, mondo accademico, popolazioni indigene, organizzazioni della società civile, donne e giovani con l’obiettivo di progettare soluzioni guidate dall’Africa per il cambiamento climatico, e di deliberare su come sfruttare i finanziamenti climatici nazionali e internazionali per accelerare l’attuazione degli impegni esistenti.

Il vertice sarà strutturato con incontri su argomenti specifici: soluzioni basate sulla natura e sulla tecnologia per promuovere l’adattamento, lo sviluppo e la resilienza il primo giorno; resilienza climatica, con particolare attenzione ai rischi climatici dell’Africa e alle risposte possibili, il secondo giorno. L’ultimo giorno invece sarà dedicato alla finanza climatica e soluzioni guidate dall’Africa, passando dagli aiuti agli investimenti nell’innovazione locale.

Nella conferenza stampa d’apertura dell’evento, la ministra della Pianificazione e dello sviluppo dell’Etiopia e coordinatrice nazionale dell’ACS2, Fitsum Assefa, ha lanciato un messaggio chiaro: “Questo non è solo un altro incontro. È un momento decisivo. L’Africa è colpita in modo sproporzionato dai cambiamenti climatici, contribuendo per meno del 4% alle emissioni globali, ma subendo alcuni dei loro impatti più duri. Allo stesso tempo, l’Africa ha un potenziale straordinario: la popolazione più giovane del mondo, vaste risorse di energia rinnovabile e comunità innovative che promuovono soluzioni radicate a livello locale”.

La seconda edizione dell’Africa Climate Summit vuole essere una piattaforma per informare, inquadrare e influenzare impegni, promesse e risultati. Il vertice sottolinea la necessità per l’Africa di sfruttare strategie di finanziamento per il clima che affrontino gli impatti dei cambiamenti climatici, contribuendo al contempo agli interventi di adattamento e mitigazione dei cambiamenti climatici e garantendo uno sviluppo verde. L’incontro internazionale riconosce il potenziale dell’Africa per le soluzioni climatiche globali, sottolineando la necessità di un’allocazione equa e giusta delle risorse e del sostegno, in particolare per le nazioni africane che storicamente hanno contribuito in misura minore al cambiamento climatico, ma che ne subiscono gli effetti in modo sproporzionato. Tuttavia, il continente ha un immenso potenziale per la correzione dei cambiamenti climatici, anche nel mondo in generale.

Non si è fatto attendere il benvenuto del Presidente della Commissione dell’Unione Africana (AUC), Mahmoud Ali Youssouf: “Questo vertice segna un momento decisivo per l’Africa, che si unisce nella ricerca della giustizia climatica, dello sviluppo resiliente e di un futuro sostenibile per le generazioni a venire, promuovendo direttamente il nostro progetto continentale, l’Agenda 2063: “L’Africa che vogliamo” (…) Affrontare il divario finanziario dell’Africa in materia di clima è essenziale, poiché ostacola i nostri sforzi di sviluppo in un contesto di sfide urgenti”.

L’appuntamento rappresenta una tappa cruciale nel percorso verso la Cop30 per il continente africano, chiamato a definire priorità e impegni in materia di cambiamento climatico e sviluppo sostenibile, valorizzando soluzioni locali e promuovendo partenariati globali.
L’Italia sarà rappresentata dal Sottosegretario all’Ambiente e alla Sicurezza Energetica Claudio Barbaro, che il 9 settembre, insieme al Ministro della Pianificazione e dello Sviluppo dell’Etiopia Seyoum Meikonen Hailu, sottoscriverà un Protocollo d’Intesa tra il MASE e il Ministero etiope della Pianificazione e dello Sviluppo, per dare avvio all’Adaptation Accelerator Hub che, secondo il Governo, vuole favorire concrete azioni di adattamento globale, stimolando investimenti e collaborazioni ed è un’iniziativa pensata per sostenere i Paesi in via di sviluppo.

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