Con 305 voti favorevoli, i deputati condannano il blocco umanitario di Israele, pur sottolineando “il diritto all’autodifesa nel rispetto del diritto internazionale” e invitano gli Stati membri a riconoscere lo Stato di Palestina
Il Parlamento europeo ha adottato con 305 voti favorevoli, 151 contrari e 122 astensioni una risoluzione comune su Gaza. Il Parlamento condanna con forza il blocco degli aiuti umanitari a Gaza da parte del governo israeliano, che ha provocato una carestia nel nord della Striscia, e chiede l’apertura di tutti i pertinenti valichi di frontiera. Invita a ripristinare con urgenza il mandato e i finanziamenti dell’Unrwa con un controllo rigoroso, e si oppone fermamente all’attuale sistema di distribuzione degli aiuti.
I deputati, allarmati dalle gravi carenze alimentari e dalla malnutrizione dovute alla restrizione degli aiuti, chiedono accesso pieno, sicuro e senza ostacoli a cibo, acqua, forniture mediche e riparo, nonché il ripristino immediato delle infrastrutture vitali. Sollecitano tutte le parti a rispettare i propri obblighi umanitari ai sensi del diritto internazionale.
Nella nota ufficiale si legge che “il Parlamento condanna nei termini più duri i “crimini barbari” di Hamas contro Israele e chiede sanzioni concrete contro il gruppo terroristico, riaffermando l’impegno per la sicurezza di Israele e il suo “inalienabile diritto all’autodifesa” nel rispetto del diritto internazionale, riconoscendo che Israele resta un partner strategico dell’Ue nella lotta al terrorismo nella regione” sottolineando però che “tale diritto non può giustificare azioni militari indiscriminate”. I deputati chiedono un cessate il fuoco immediato e permanente e “il rilascio immediato e incondizionato di tutti gli ostaggi israeliani detenuti a Gaza”, invitando l’Ue e gli Stati membri ad avvalersi della loro influenza diplomatica per esercitare pressioni su Hamas affinché accetti di liberare tutti gli ostaggi.
I deputati sostengono la decisione della presidente della Commissione europea di sospendere il sostegno bilaterale dell’Ue a Israele e di sospendere parzialmente l’accordo Ue-Israele in materia commerciale. I deputati chiedono quindi indagini complete su tutti i crimini di guerra e sulle violazioni del diritto internazionale, e chiamare tutti i responsabili a rispondere delle proprie azioni.
Sostengono inoltre le sanzioni dell’Ue contro coloni e attivisti israeliani violenti in Cisgiordania occupata e a Gerusalemme Est, e contro i ministri israeliani Bezalel Smotrich e Itamar Ben-Gvir.
Il Parlamento invita le istituzioni e i paesi Ue a compiere passi diplomatici per garantire l’impegno verso la soluzione dei due Stati, con progressi politici concreti verso la sua realizzazione, e invitano gli Stati membri a valutare la possibilità di riconoscere lo Stato di Palestina.
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