Harouna Sangare, 25enne originario del Mali, è stato arrestato con l’accusa di violenza sessuale nei confronti di una ragazza di 19 anni alla stazione ferroviaria di San Zenone al Lambro, in provincia di Milano. Non è la prima volta che il suo nome compare nelle cronache: nove mesi fa, infatti, era stato trattenuto in un Centro di permanenza per il rimpatrio (Cpr) dopo che la compagna lo aveva accusato di maltrattamenti. In quell’occasione il questore lo aveva definito “socialmente pericoloso”, ma la giudice Elisabetta Meyer, della sezione immigrazione del Tribunale di Milano, non aveva convalidato il fermo, consentendogli così di tornare in libertà.
Il nuovo arresto e la custodia cautelare
Dopo la scarcerazione, Sangare aveva trovato impiego come aiuto cuoco presso la Casa della Solidarietà di via Saponaro, a Milano, mentre la sua compagna e la figlia erano state trasferite in una località protetta. Ieri, però, la situazione è cambiata: a seguito del nuovo arresto, il fermo è stato convalidato e il gip del tribunale di Lodi, Anna Cerreta, ha disposto la custodia cautelare in carcere. La decisione, richiesta dal pm Martina Parisi, si basa sia sul rischio di fuga sia sulla possibilità di reiterazione del reato, considerando anche i precedenti a carico del 25enne.
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