Bioagricoltura sociale, un percorso inclusivo verso il benessere e l’economia circolare

lavori sul campo

Dal 19 al 21 settembre si è tenuta in Sardegna l’assemblea nazionale di Bioagricoltura sociale. Esperti, docenti e amministratori si sono confrontati su ambiente, agricoltura, tutela del creato, welfare generativo e inclusione sociale

Dal 19 al 21 settembre si è tenuta in Sardegna l’assemblea nazionale di Bioagricoltura sociale “Appassionati della terra coltiviamo una nuova socialità”. Esperti di bioagricoltura sociale, docenti di agronomia con donne e uomini impegnati sul versante laico e religioso per la tutela della terra, si sono ritrovati in un appuntamento di condivisione e ascolto. I temi e le esperienze della Bioagricoltura sociale a livello locale, i beni comuni e l’economia sociale, sono stati al centro di una tre giorni di valutazioni, confronti e approfondimenti promossi dalla Cooperativa Il Seme di Santa Giusta, con un gruppo operativo coordinato da Antonello Comina.

I momenti di confronto presso il Centro di Corte Baccas e quello di Hormiguita a “Perdixeddas”, hanno ospitato intense sessioni di lavoro. Numerosi relatori, portatori di contributi ed esperienze diverse che ai vari livelli stanno maturando nel campo dell’agricoltura sociale, hanno scambiato le loro idee sulla tutela della natura e sulle opportunità di vivere uno sviluppo sostenibile e creativo.

L’iniziativa, promossa dall’Associazione Nazionale Bioagricoltura Sociale, è stata inaugurata dal presidente Salvatore Cacciola. Grazie alla Rete delle Fattorie Sociali Sicilia il lavoro di Cacciola ha fatto da soggetto catalizzatore dell’aggregazione dando vita alla Fattoria Sociale Orti del Mediterraneo in provincia di Catania. “Ragionare sulla tutela del creato e la nuova costruzione di un welfare generativo era l’obiettivo che ci eravamo posti come centro di discussione”, rimarca Cacciola.

Tanti i momenti di confronto in programma come la tavola rotonda su “Beni comuni e agricoltura sociale: nuovi sguardi per ripensare il welfare” hanno stimolato i partecipanti giunti in Sardegna.

Anche l’arcivescovo di Cagliari e segretario della CEI, monsignor Giuseppe Baturi, ha preso parte al dibattito “Rigenerare l’economia e tessere nuove forme di socialità per chi vive ai margini”, traccia di confronto e lavoro a cui Baturi ha offerto il suo contributo di pastore attento alla tutela della creazione.

Laboratori di progettazione su come coltivare la comunità e le relazioni di cura si sono alternate al “Viaggio nell’agricoltura sociale in Sardegna”, incontro coordinato da Antonello Comina e Marco Greco, responsabile regionale BioAS.

La riunione ha visto numerosi contributi di docenti, amministratori, esperti di economia e sociologia e rappresentanti del settore, a testimonianza di un percorso giunto in Sardegna che intreccia ambiente, agricoltura, tutela del creato, welfare generativo e inclusione sociale. Le esperienze di bioagricoltura sociale hanno richiamato studiosi ed esperti dall’Italia e dall’estero come Stefano Frisoli, direttore di Caritas Ticino. “Il Centro Laudato Si’ nasce dall’esperienza della Caritas della Diocesi di Lugano in Svizzera – spiega Frisoli – Per rendere concreto questo percorso, Caritas Ticino promuove da oltre trent’anni un sistema socio-economico inclusivo fondato sulle pratiche dell’Economia Circolare. Le sue attività di inserimento socio – professionali da sempre sono pensate per lavorare sul tema della diminuzione degli scarti, sui processi di recycling, sul riuso e sulle produzioni eco-sostenibili per generare nuovi posti di lavoro a favore di chi è fragile e marginalizzato dai processi del mercato del lavoro: l’azione visibile dell’economia circolare. Nel tentativo di riflettere sui fondamentali che animano il lavoro dell’associazione, nasce l’idea di promuovere un momento di condivisione con il nostro territorio, ai dieci anni dalla pubblicazione dell’enciclica di Papa Francesco. Capire se la proposta del documento è stata compresa realmente e quali (eventuali) cambiamenti reali sono oggi in atto, sono le domande che lanciamo nel convegno del 26 settembre organizzato presso il Centro di Ecologia Integrale – Laudato Si’ di Sant’Antonino, un momento di apertura e incontro, di formazione ma anche di sviluppo di nuove consapevolezze”.