A Murano è vietato giocare a pallone. Genitori multati dai vigili, i figli scrivono al sindaco di Venezia

I genitori di 14 ragazzini tra i 12 e i 13 anni sono stati convocati in caserma dai Carabinieri dell’isola veneziana di Murano che hanno notificato loro verbali e multe per aver giocato a pallone in gruppo, in un ‘campo’.

“Disturbo alla quiete pubblica”

L’episodio risale al 12 settembre scorso e i ragazzi sono stati multati perché giocavano “creando disturbo alla quiete pubblica per le persone in transito, in zona vietata”.

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A Murano è vietato giocare a pallone. Genitori multati dai vigili, i figli scrivono al sindaco di Venezia (foto Ansa-Blitzquotidiano)

Oggi i “ragazzini” però chiedono – alle autorità, alle istituzioni, ai grandi? –  “Cosa dovremmo fare per passare il tempo come si faceva una volta?”. Telefono no, pallone no, insomma cosa? Gli alunni della seconda media Vivarini, ben esortati e spronati dalla professoressa Deborah Morfin, hanno messo insieme un po’ di risentimento per quelle multe e lo hanno messo per iscritto in una lettera collettiva indirizzata al sindaco.

“Invece di multare dei bambini che vogliono solo giocare pensate a problemi più gravi come i borseggiatori, i padroni dei cani che non raccolgono i bisogni, i vandali che distruggono le nostre città”.

“Su diciotto miei alunni dieci sono stati multati quel giorno ed erano molto arrabbiati, anche leggendo gli articoli sulla stampa. Ho detto: “Trasformiamo questa vostra protesta in un’occasione per far sentire la vostra voce, per chiedere un cambiamento del regolamento”, ha dichiarato la prof Morfin a Leggo.it.

Cosa era succeso, cosa è andato storto? I militari hanno agito perché indotti da alcune segnalazioni di residenti della zona. Il gioco del pallone nei campi e campielli veneziani è vietato dal Regolamento di polizia e sicurezza urbana del Comune di Venezia, assieme ad “ogni altro gioco che possa arrecare pericolo e molestia alle persone, danni ovvero disturbo alla quiete pubblica”, recita il testo.

“Togliere il pallone non era sufficiente?”

L’episodio – non il primo nella storia dei regolamenti sui giochi nelle aree pubbliche veneziane – è stato stigmatizzato su Facebook dal consigliere comunale di opposizione Marco Gasparinetti: “Quattordici persone in caserma – scrive – dalle forze dell’ordine. Scatolettisti? Borseggiatori? Spacciatori? No, sono i genitori di altrettanti ragazzini identificati. Togliere il pallone non era sufficiente?Intimargli di smetterla spiegando il perché non era più educativo?”.

Ai genitori non è rimasto altro che pagare una multa da 50 euro (il doppio dell’importo minimo, il massimo è di 500 euro) entro 60 giorni. E la solidaretà dei figli. Almeno quella.

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