Perché Legolas e Frodo non si parlano quasi mai nel Signore degli Anelli? La teoria definitiva rivelata

La Compagnia dell’Anello rappresenta uno dei simboli più potenti della saga di J.R.R. Tolkien, nonché tra i film fantasy migliori di sempre. Nove eroi provenienti da razze diverse, uniti contro la minaccia di Sauron. Quando Peter Jackson ha portato sul grande schermo questa epica alleanza, i fan si aspettavano di vedere legami profondi tra tutti i membri del gruppo. Eppure, nascosto tra i 558 minuti complessivi della trilogia cinematografica, si cela un dettaglio sorprendente che sul web è ormai è diventato quasi un meme. Legolas pronuncia soltanto cinque parole rivolte direttamente a Frodo in tutta la saga. Come è possibile che due membri fondamentali della Compagnia abbiano così poco da dirsi? La risposta si nasconde nella struttura narrativa della storia e nel destino individuale di ciascun personaggio.

La trilogia del Signore degli Anelli si fonda sul concetto del potere dell’amicizia, un tema che permea ogni aspetto della narrazione. Frodo, tuttavia, non sviluppa lo stesso tipo di legame con tutti i membri della Compagnia. Con Sam condivide un rapporto che trascende la semplice amicizia, Merry e Pipino sono suoi amici e parenti stretti, Gandalf rappresenta la figura paterna e il mentore, Aragorn entra nella vita del Portatore dell’Anello come salvatore e protettore, Gimli lo supporterà con la sua bontà. Persino con Boromir, Frodo stabilisce una connessione significativa, sebbene tragica.

La compagnia dell'anello al completo nel primo film della triologia
La compagnia dell’anello al completo nel primo film della triologia, fonte: Medusa Film

E poi c’è Legolas. L’Elfo di Bosco Atro è diventato un’icona della trilogia grazie alle sue acrobazie impossibili e alla sua abilità letale con l’arco, ma il suo rapporto con Frodo rimane praticamente inesistente dal punto di vista dialogico. Le uniche cinque parole che Legolas pronuncia a Frodo sono: “Hai il mio arco“, dette durante il Consiglio di Elrond. Ma se il concetto stesso di compagnia implica un legame stretto, perché Legolas e Frodo non sviluppano mai un vero rapporto? La risposta risiede nella natura stessa della versione cinematografica del personaggio. Peter Jackson e il team di sceneggiatori hanno ridotto significativamente i dialoghi di Legolas rispetto al materiale originale di Tolkien. Nella trilogia cinematografica, l’Elfo assume un ruolo più funzionale che emotivo poiché è l’occhio acuto che identifica le minacce, il guerriero che elimina i nemici, il sensore che percepisce per primo la presenza del Balrog.

Le azioni di Legolas parlano più delle sue parole. Salva Frodo dall’Osservatore nell’Acqua proprio fuori dai cancelli di Moria. Aiuta a pianificare i movimenti della Compagnia attraverso le Montagne Nebbiose. Uccide il Troll delle caverne e protegge Gimli durante la battaglia. Quando Frodo lascia la Compagnia dopo la caduta di Boromir, Legolas non ha l’opportunità di intervenire, ma è certo che avrebbe tentato di accompagnare il Portatore dell’Anello se ne avesse avuto la possibilità.

Il destino di Legolas, tuttavia, era un altro. La sua vera missione non era semplicemente proteggere Frodo, ma guarire una ferita antica quanto la Terra di Mezzo, l’inimicizia tra Elfi e Nani. La sua amicizia con Gimli rappresenta un punto di svolta nella storia di queste due razze, un legame così profondo che sopravviverà alla caduta di Sauron e continuerà per decenni. Quando Legolas decide di salpare verso le Terre Immortali, porta con sé Gimli, un onore straordinario considerando che quella terra sacra è riservata esclusivamente agli Elfi. Questo gesto simboleggia una nuova era di fratellanza nella Terra di Mezzo. Quelle cinque parole pronunciate al Consiglio di Elrond racchiudono comunque tutto ciò che serviva, ovvero una promessa di protezione, un giuramento d’onore, un impegno mantenuto fino alla fine. A volte, nella vastità epica della Terra di Mezzo, cinque parole sono più che sufficienti.

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