Nel palazzo della politica si parla del nuovo passo in avanti verso una possibile pace a Gaza con il rilascio degli ostaggi israeliani e la scarcerazione di quasi duemila detenuti palestinesi. “La pace si costruisce con i fatti, non con le parole” dice la premier, Giorgia Meloni. “Giornata storica” esulta il vice premier, Matteo Salvini.
“La pace – le parole del deputato di Alleanza Verdi e Sinistra Nicola Fratoianni – ha bisogno dei palestinesi e di uno stato palestinese che in questo piano non ci sono. Ha bisogno della fine dell’occupazione e di molto coraggio. Senza immaginare tutte queste condizioni è difficile ipotizzare una pace duratura”.
Ecco le voci dal palazzo della politica:
“L’Italia continuerà a sostenere con convinzione questo percorso, nella consapevolezza che la pace si costruisce con i fatti, non con le parole”. (Giorgia Meloni)
“Il ritorno a casa degli ostaggi israeliani è un momento di grande emozione. Un passo avanti verso la pace che dà speranza al futuro”. (Raffaele Fitto, Fratelli d’Italia)
“Dal Medioriente si accende un’altra luce di speranza dopo due anni di orrori”. (Antonio Tajani)
“Giornata storica. Stanno tornando a casa. Un pensiero a quelle famiglie che non hanno mai perso la speranza, un abbraccio a quegli ostaggi che, nonostante due anni di inferno, non si sono mai arresi”. (Matteo Salvini)
“Una mattinata storica. Sembra l’alba di un giorno nuovo per la Terrasanta”. (Matteo Renzi)
“Gli ostaggi israeliani sono stati restituiti alle loro famiglie. Immagini che danno fiducia e aprono alla speranza che si arrivi finalmente a una pace vera e duratura per Gaza”. (Anna Ascani, Partito Democratico)
“La gioia e la commozione per la liberazione di 20 ostaggi non ci fa dimenticare l’orrore dell’offensiva di Hamas”. (Maurizio Gasparri, Forza Italia)
“La pace ha bisogno dei palestinesi e di uno stato palestinese che in questo piano non ci sono. Ha bisogno della fine dell’occupazione e di molto coraggio. Senza immaginare tutte queste condizioni è difficile ipotizzare una pace duratura”. (Nicola Fratoianni)
“Il successo del Presidente Trump segna una svolta storica per la pace. L’Italia, con il Governo Meloni, ha sostenuto l’azione degli Stati Uniti mantenendo sempre il dialogo aperto con tutte le parti”. (Edmondo Cirielli, Fratelli d’Italia)
“La premier Meloni deve scusarsi, lei che ha definito i manifestanti ‘amici di Hamas’, una vergogna. Non si è mai vista una Presidente del Consiglio, offendere e dileggiare chi manifesta per la pace, chi difende la dignità e l’onore del popolo italiano di fronte a ignavia di un governo che nulla ha fatto per la pace, ma che invece ha continuato a dare armi a chi ha massacrato il popolo palestinese”. (Angelo Bonelli)
“Il ruolo di Trump c’è stato, è noto a tutti, ma non in esclusiva. Per fortuna Trump ha deciso di agire con grande determinazione, anche per far capire a Netanyahu che non era possibile continuare con il massacro degli innocenti a Gaza. Ma un ruolo altrettanto importante lo hanno avuto i paesi arabi sunniti, l’Egitto, la Turchia, il Qatar: senza la loro pressione oggi probabilmente non vivremmo questo momento sereno dopo tante tragedie”. (Gianfranco Fini, Ping Pong)
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