Regionali,”il Giani” in Toscana vince contro tutti: ‘saremo modello governo centrosinistra’

Firenze, 13 ott. (askanews) – “Il Giani non si fa condizionare”, ha detto lui di sé. “Il Giani te lo ritrovi ovunque, anche al matrimonio di tua cugina”, ha detto di lui la segretaria del suo partito. Il Giani vince, in Toscana, e vince di più di quanto ha vinto cinque anni fa quando diventò governatore con il 48% dei voti contro il 40% della leghista Susanna Ceccardi. Oggi, quando ormai mancano meno di 300 sezioni da scrutinare, Eugenio Giani porta a casa non solo, quasi, il 54% dei voti – con quattordici punti di stacco rispetto al candidato del centrodestra Alessandro Tomasi, fermo al 40,8% – ma anche un buon risultato per tutti i partiti che lo sostengono.

Un campo largo formato maxi. Il Pd veleggia sul 35%, la Casa riformista, coniglio bianco uscito dal cappello di Matteo Renzi, fa un ottimo risultato al 9%, bene anche Avs intorno al 7% e il Movimento Cinque Stelle si aggira intorno a un 4 e mezzo che da altre parti è apparso un miraggio.

Non è servita a Tomasi la calata in città di tutto lo stato maggiore del centrodestra – Meloni in testa e Salvini, che ha girato in lungo e largo la Toscana evidentemente senza grandi risultati per la Lega che crolla di 16 punti (“Se questo è l’effetto Vannacci, commenta Schlein, speriamo prosegua”) . Quella calata in città Giani l’ha giudicata, oggi può dirlo e lo dice in mezzo al festeggiamenti del suo comitato elettorale dove accorrono Elly Schlein, Nicola Fratoianni, Angelo Bonelli, Francesco Bonifazi – una “mobilitazione quasi feudale” ma ha vinto “la Toscana illuminata e riformista”.

Ha vinto Giani, non c’è dubbio. Anche rispetto al sofferto endorsement del Pd e all’ancora più “dialettico”, come lo definisce lui, via libera del Movimento Cinque Stelle – per anni all’opposizione nel consiglio regionale – che non ha annullato certi malumori della base. E c’è stato bisogno dell’atmosfera “popolare” della fiera di Scandicci, appuntamento imperdibile d’autunno, per ricevere anche dal leader M5s Giuseppe Conte una sorta di benedizione.

Ora inizia una nuova storia. Una storia in cui, assicura, sarà il “presidente di tutti”, rispettoso verso la sinistra radicale rappresentata da Toscana rossa della candidata presidente Antonella Bundu, che sfiora il 5% e dunque potrebbe entrare in consiglio, e anche di Tomasi che gli ha telefonato per complimentarsi e che porterà le battaglie della campagna elettorale in Consiglio. La coalizione, ribadisce Giani, sarà “coesa” e questo lo si vedrà sui temi più che sulle dichiarazioni di principio. Ma è “un modello di governo”, dice, esportabile sul piano nazionale e non c’è musica più dolce per le orecchie del leader del centrosinistra accorsi a Firenze.

L’altro vincitore, in Toscana, è l’astensionismo: l’affluenza crolla di 15 punti e va al minimo storico nella regione, dove nel 2020 era al 62%.

[Il Governatore uscente Pd fa il bis con il 54% contro il 40% di Tomasi. E allarga la sua maggioranza: da Renzi ai Cinque Stelle passando per Avs|PN_20251013_00151|in02 rg17|https://askanews.it/wp-content/uploads/2025/10/20251013_211305_ED876520.jpg|13/10/2025 21:13:17|Regionali,”il Giani” in Toscana vince contro tutti: ‘saremo modello governo centrosinistra’|Regionali,”il Giani” in Toscana vince contro tutti|Politica, Toscana]