L’Italia potrà continuare, per i prossimi cinque anni, a pescare vongole dell’Adriatico da 22 millimetri, una misura inferiore rispetto ai 25 millimetri previsti dai regolamenti europei. La Commissione Pesca del Parlamento europeo ha approvato a larga maggioranza la deroga richiesta dal nostro Paese, nonostante un’obiezione sollevata dalla delegazione spagnola.
Si tratta di un risultato atteso da tempo dal comparto marittimo italiano, che potrà così mantenere la propria competitività economica e tutelare un settore dal valore complessivo di circa 140 milioni di euro, considerando anche l’intera filiera della lavorazione e della distribuzione.
Una misura per salvare i “lupini di mare”
La deroga, valida dal 1 gennaio 2026 fino al 31 dicembre 2030, non si applica a tutte le specie di vongole, ma esclusivamente ai cosiddetti “lupini di mare”, tipici dell’Adriatico. Questi molluschi, infatti, faticano a raggiungere la taglia commerciale di 25 millimetri, rendendo indispensabile un margine di tolleranza per evitare il collasso delle flotte locali.
Diversa la situazione per la vongola verace filippina di allevamento, praticamente scomparsa negli ultimi anni a causa della diffusione del granchio blu, che ne ha devastato la popolazione. Con questa decisione, Bruxelles riconosce la specificità ambientale e produttiva del mare Adriatico, offrendo all’Italia un importante respiro economico e un sostegno concreto al settore della pesca.
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