Roma, 21 ott. (askanews) – “Stamattina il quotidiano ‘Il Tempo’ mi ha attribuito parole che non solo non ho mai pronunciato, ma che, per la storia del mio popolo, non potrei nemmeno mai pensare e che mi ripugnano. Che cosa è successo? Tempo fa ho condiviso sul mio profilo personale – che utilizzo per veicolare quotidianamente decine e decine di informazioni ed episodi sul genocidio a Gaza e in Palestina che i media mainstream ignorano – un video contenente le vergognose dichiarazioni dell’ex ambasciatore israeliano in Italia, che parlava apertamente di sterminio nei confronti dei cittadini di Gaza. Commettendo una disattenzione ho condiviso il video senza avere letto la caption che lo accompagnava cosa frequente nei reel su Facebook, dove il testo non è direttamente visibile”. E’ quanto afferma Souzan Fatayer, accusata in queste ore di essere una sostenitrice delle idee naziste.
“La mia intenzione, nel condividere quel video, era di denunciare le chiare intenzioni genocidarie espresse da Israele, che troppo spesso vengono negate nel dibattito pubblico italiano. Come ricordano diversi studiosi, per parlare di genocidio deve esserci una volontà esplicita di sterminio e l’ex ambasciatore israeliano in Italia, come alcuni ministri del governo israeliano e i coloni guidati da Daniella Weiss, la dichiarano apertamente”, aggiunge.
“Questa mattina, invece di indignarsi per quelle parole, alcuni giornalisti hanno scelto di strumentalizzare il mio gesto, attribuendomi un pensiero che non mi appartiene. È quindi doveroso chiarire che ripudio totalmente le parole riportate nella caption del video. L’Olocausto è stata una delle pagine più orribili della storia dell’umanità, e come tutti, continuo a dire con convinzione: MAI PIÙ. Rispetto profondamente la storia e la sofferenza del mio popolo e proprio per questo so che chi ha conosciuto, come noi, l’oppressione e conserva bontà nel cuore, sa riconoscere e comprendere la sofferenza degli altri”, sottolinea.
“Condanno, senza esitazione, il genocidio del popolo ebraico durante la Seconda guerra mondiale, come ho sempre fatto partecipando attivamente a tutte le commemorazioni e manifestazioni antifasciste, da quelle per le Quattro Giornate fino all’anniversario della liberazione dal Nazifascismo. Questo è tutto. Ora vorrei che tornassimo a parlare delle proposte e delle soluzioni per la Campania, che è e rimane la mia casa”, conclude.