Conosci questo film del 2006 dal regista dell’Esorcista? Potrebbe essere la visione perfetta per Halloween

È la stagione perfetta per i film dell’orrore, e se stai cercando qualcosa che ti entri davvero sotto la pelle, c’è un titolo del 2006 che probabilmente ti sei perso: Bug, diretto da William Friedkin e interpretato da Michael Shannon e Ashley Judd. Non è un film per tutti, questo va detto subito. Ma se sei il tipo di spettatore che apprezza l’orrore psicologico, quello che esplora cosa la mente umana sia davvero capace di fare a se stessa, allora questo è il film che stavi cercando senza saperlo.

Basato sull’omonima pièce teatrale del 1996 di Tracy Letts, Bug è un’esperienza cinematografica che sembra quasi un bottle movie, confinata quasi interamente in una singola location. È claustrofobico, disturbante, e si intensifica rapidamente fino a diventare qualcosa di genuinamente inquietante. Non lo troverai nelle liste dei migliori horror di sempre, ma ha qualcosa di unico che lo rende memorabile per chiunque osi guardarlo. La trama ruota attorno ad Agnes, una cameriera interpretata da Ashley Judd, che vive in una squallida stanza di motel. La sua vita è segnata dalla scomparsa del figlio, avvenuta anni prima, e dalle continue minacce del suo ex marito violento, un Harry Connick Jr. sorprendentemente intimidatorio. In questo contesto di solitudine e trauma irrisolto, Agnes incontra Peter, un uomo misterioso interpretato da Michael Shannon, che all’inizio sembra offrire un rifugio dalla sua esistenza tormentata.

Ma Peter non è quello che sembra. Si presenta come un veterano della Guerra del Golfo che sostiene di essere stato sottoposto a esperimenti governativi. Poi inizia a parlare di insetti, insetti invisibili che lo infestano, che sono nella sua bocca, sotto la sua pelle. La paranoia di Peter è così intensa e convincente che Agnes, vulnerabile e psicologicamente fragile, inizia a vedere anche lei questi insetti inesistenti. La stanza del motel diventa un microcosmo di follia condivisa, un inferno psicologico dove la realtà si sgretola pezzo dopo pezzo.

William Friedkin, il maestro che ci ha regalato L’esorcista nel 1973, ha avuto una sorta di rinascita artistica negli anni 2000, dirigendo film come The Hunted, Killer Joe e appunto Bug. Mentre nessuno dei suoi sequel de L’esorcista si è avvicinato minimamente alla perfezione del primo film, una delle poche pellicole horror mai nominate agli Oscar come miglior film, Bug dimostra che Friedkin non aveva perso il suo tocco nel creare disagio autentico. La sua regia è tesa, controllata, e sfrutta magistralmente lo spazio ristretto per amplificare la sensazione di oppressione.

Per gli appassionati di horror psicologico, Bug rappresenta un’esperienza imprescindibile. Non è un film da guardare per rilassarsi o intrattenersi nel senso tradizionale. È un film che ti sfida, che ti mette a disagio, che ti fa dubitare. Dopo averlo visto, potresti ritrovarti a controllare gli angoli della tua stanza, a grattarti la pelle, a chiederti se quella sensazione che senti sia reale o immaginaria. Se questo Halloween stai cercando qualcosa di diverso dai soliti slasher e dai film di fantasmi, se vuoi un’esperienza che sia più cerebrale che viscerale, più psicologica che fisica, Bug è la scelta giusta. Ma preparati: è un film che non si dimentica facilmente, per tutte le ragioni giuste e sbagliate. È il tipo di cinema che ti entra sotto la pelle e rimane lì, proprio come quegli insetti invisibili che tormentano i suoi protagonisti.

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