Ragazzo di 17 anni rapito, massacrato di botte e abbandonato in piazza a Landriano

Un incubo durato ore, iniziato lo scorso 2 marzo per un ragazzo di 17 anni residente a Landriano, in provincia di Pavia. Il giovane è stato avvicinato da due coetanei che, secondo la ricostruzione degli investigatori, pretendevano il recupero di un presunto debito di 5mila euro. Dopo averlo minacciato, lo hanno rapito e trascinato con la forza a bordo di un’auto presa a noleggio.

Il minore è stato picchiato con violenza, privato del telefono cellulare — probabilmente per impedirgli di chiedere soccorso — e trattenuto “sotto chiave” per diverse ore. Durante quel tempo ha subito continue intimidazioni e aggressioni. I due sequestratori lo hanno poi trasferito dalla zona di Landriano alla periferia sudovest di Milano, dove infine lo hanno lasciato libero in piazza Bilbao, tra Barona e San Cristoforo.

Le indagini e l’arresto dei due presunti responsabili

A otto mesi dai fatti, l’11 novembre, i carabinieri di Landriano e il nucleo investigativo di Pavia hanno individuato e arrestato i due presunti responsabili del sequestro. Entrambi giovani ma già noti alle forze dell’ordine, sono accusati di sequestro di persona a scopo estorsivo e rapina.

Gli inquirenti stanno ancora verificando se la vicenda sia nata in un contesto legato allo spaccio di droga, ipotesi suggerita dalla natura del debito richiesto come riscatto. Restano però pochi dubbi sulle modalità del sequestro: un rapimento pianificato, violento e condotto con brutalità. I due arrestati sono stati portati in carcere su disposizione dell’autorità giudiziaria e trasferiti nella casa circondariale di Pavia, mentre le indagini proseguono per chiarire ogni dettaglio del caso.

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