Luca Ruffino, il presidente di Visibilia morto suicida non soffriva di malattie gravi

Luca Ruffino, dai primissimi accertamenti svolti nell’indagine sul suicidio del presidente di Visibilia Editore che si è ucciso con un colpo di pistola sabato sera, non risulterebbe che il manager, a parte piccoli problemi salute, soffrisse di malattie gravi conclamate.

Luca Ruffino, il presidente di Visibilia morto suicida non soffriva di malattie grave

È quanto risulta da ambienti giudiziari. Il corpo è stato trovato nella sua abitazione a Milano da uno dei figli, avvisato dalla compagna in vacanza in Sardegna che si sarebbe allarmata dopo averlo sentito al telefono particolarmente abbattuto. Secondo le prime verifiche, negli ultimi giorni l’imprenditore sarebbe apparso giù di morale. Tra i sei biglietti di scuse lasciati prima di compiere il gesto, oltre a quelli per i familiari, uno è rivolto ai colleghi e un altro ai condomini.

Luca Ruffino, Procura Milano indaga per istigazione al suicidio 

La procura di Milano indaga per il reato di istigazione al suicidio. Luca Ruffino si è ucciso nella notte tra sabato e domenica, sparandosi un colpo di pistola nella sua abitazione. Un atto necessario, si apprende da fonti giudiziarie, anche solo per procedere con gli accertamenti, tra cui l’autopsia sul corpo del manager che sarà disposta nelle prossime ore. Storicamente legato all’amministrazione condominiale, Ruffino, 60 anni, era subentrato nella società di Daniela Santanchè nell’ottobre del 2022, rilevando le quote della senatrice di Fdi.

Visibilia crolla in Borsa, sospesa in calo del 25%

Visibilia intanto, in Piazza Affari va sempre più giù. Il titolo è arrivato a perdere il 25% a 0,41 euro, fino a essere congelato in asta di liquidità. Anche Sif Italia, di cui lo stesso Ruffino era presidente e amministratore delegato, è sospesa dal listino, con una perdita del 12% a 0,31 euro su Euronext Growth Milan.

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