Piccoli accorgimenti e decisioni basate su buoni principi per grandi benefici ambientali ed economici. Il consumo domestico di energia può essere orientato alla sostenibilità C
Tanto il recente aumento del costo dell’energia elettrica quanto la crescente consapevolezza riguardo alle tematiche ambientali hanno costretto tantissime persone a rivedere le proprie abitudini di consumo non soltanto tra le mura domestiche, ma anche sul posto di lavoro. Risparmiare sulle bollette è diventata una priorità per un’ampia fetta della popolazione italiana, oggi sempre più determinata a tagliare gli sprechi e, in molti casi, a sperimentare soluzioni alternative rispetto al passato, come l’auto-produzione con pannelli fotovoltaici. Modificare i propri comportamenti, per lo meno durante i primi tempi, può risultare piuttosto complesso. Per questo abbiamo creato una breve guida, suddivisa in cinque punti, che aiuterà a ridurre i consumi – e, di conseguenza, la spesa annuale per la luce – senza stress.
Cercare le offerte più vantaggiose online
Prima di pensare a come cambiare atteggiamenti in casa per risparmiare è bene pensare a come farlo scegliendo il giusto fornitore di energia per le proprie esigenze, senza dimenticare le possibilità più moderne. Consultare le offerte luce con fotovoltaico, per esempio, nel caso in cui si opti per l’auto-consumo, o per la sola fornitura, oggigiorno, è più semplice che mai. Navigando in Rete, infatti, si possono trovare tutte le informazioni che occorrono per scegliere in maniera oculata, dopo aver effettuato un confronto dei prezzi e valutato il pacchetto di servizi più congeniale.
Utilizzare lampadine a risparmio energetico
Installare lampadine a risparmio energetico in ogni ambiente della casa, così come in ufficio, permette di risparmiare circa 10 euro l’anno per ciascun punto luce. Sostituirle, però, non basta: è altrettanto importante limitare al minimo l’accensione. Di giorno, dunque, occorre sfruttare il più possibile la luce naturale proveniente dall’esterno. Nelle ore serali e notturne, invece, va ricordato di spegnere lampadari, abat-jour e quant’altro al termine del loro utilizzo.
Scegliere le fasce orarie più convenienti
Dando un’occhiata all’attuale contratto con la ditta che fornisce l’energia elettrica o a quello che si sta per stipulare ex novo, si può verificare facilmente se sono presenti tariffe differenti in base ai giorni della settimana e/o alla fascia oraria. Se è così, è bene scegliere con attenzione il momento più adatto per avviare la lavatrice, la lavastoviglie e gli altri elettrodomestici. Sono da evitare, inoltre, i continui lavaggi a vuoto: al contrario, è preferibile stabilire una o due sere alla settimana per il bucato, in modo tale da risparmiare, oltre alla luce, anche acqua e detersivo.
Spegnere gli elettrodomestici in stand-by
Spesso gli elettrodomestici sembrano spenti, ma in realtà sono soltanto in stand-by. Il che significa che continuano a “risucchiare” un quantitativo di energia elettrica che, sebbene sia piccolo, incide comunque sulla spesa complessiva. Per capire di cosa si parla, basta pensare alla lucetta rossa che appare sotto lo schermo del televisore o sul display del forno a microonde. Ebbene, per essere sicuri di eliminare ogni potenziale spreco, è possibile staccare tutte le prese dagli interruttori.
Attenzione a riscaldamento, climatizzatore e caldaia
I riscaldamenti in inverno, la caldaia (o lo scaldabagno) e i condizionatori rappresentano le principali fonti di consumo domestico di energia elettrica. La buona notizia è che basta veramente poco per tagliare una percentuale rilevante dei costi. Ad esempio, abbassare o aumentare la temperatura, a seconda della stagione, di uno o due gradi consente di risparmiare una cifra compresa tra 200 e 250 euro su scala annuale. Invece, ridurre la durata media della doccia da dieci a sette minuti equivale a 30-50 euro in meno sulla bolletta.