Martino Benzi e quel biglietto: “Sono rovinato…”. Si cerca il movente della strage

Ha ucciso la moglie Marta e il figlio Matteo, di 17 anni, intorno alle 7.30. I due, probabilmente, non sono stati uccisi nel sonno. Il corpo della moglie è stato trovato in salotto. Quello del figlio nella sua cameretta.

Dopo tre ore circa, durante le quali si è cambiato, è andato, probabilmente a piedi, alla RSA dove era solito recarsi quotidianamente per trovare la suocera, Carla. Quando è arrivato si è fatto portare da lei.

Poi, con la suocera, è sceso in giardino: qui, dopo pochi minuti, l’ha colpita a morte con un coltello rivolgendo poi la lama verso di sé e tagliandosi la gola.

Martino Benzi e quel biglietto: “Sono rovinato…”. Si cerca il movente della strage

Resta la domanda: perché? Perché Martino Benzi, ingegnere informatico di 66 anni da tutti descritto come normale e senza problemi, ha ucciso la moglie, il figlio e la suocera?

L’unico indizio è un biglietto ritrovato sul tavolo della cucina: “Sono rovinato, non c’è via di scampo. La colpa è soltanto mia”.

Un biglietto che fa pensare a problemi economici. Nelle prossime ore saranno controllati tutti i conti di Martino Benzi e anche gli ultimi movimenti con la speranza di trovare qualche altro indizio per una strage che per ora resta ancora senza movente.