
Persone, ambiente, Governance e un impegno serio per il proprio tessuto sociale nel nuovo bilancio di sostenibilità del marchio pioniere del biologico
Non possiamo fare a meno del cibo ma possiamo scegliere un cibo che
supporti la vita stessa. Questo è Alce Nero e il nostro è cibo che alimenta la Vita.
E’ il messaggio con cui l’azienda ha deciso di aprire una rendicontazione che percorre nuove strade per la progettazione di un modello agro-industriale che metta al centro un approccio Nature Positive e un’economia circolare che parta dalla materia prima coltivata fino alla sua espressione all’interno di un prodotto finito.
Proprio questo è l’obiettivo del progetto BON.Tà – BuONe pratiche per lo sviluppo della produTtività, sostenibilitA’ e redditività della filiera biologica La Cesenate-Alce Nero – che valorizzerà gli scarti e i sottoprodotti delle filiere agricole trasformandoli in nuovi prodotti secondari o terziari, trovando inediti utilizzi per le materie che, fino ad oggi, erano rimaste inutilizzate, contribuendo così a ridurre gli sprechi e a promuovere un’agricoltura più sostenibile.
Ma non solo, attraverso il documento l’impresa presenta per la prima volta anche Beyond Bio: un nuovo modo di valorizzare il proprio modello agricolo e di delineare un approccio evolutivo che sia “oltre il biologico” e come tale in grado di affrontare le sfide future in un contesto critico per l’intero food system.

Da sempre Alce Nero è un’impresa orientata allo sviluppo di un modello con una forte connotazione sociale e ambientale che non si limita a produrre “beni alimentari” ma aspira ad offrire servizi per il benessere del Sistema di cui è parte e da cui dipende, ponendosi come elemento di raccordo, coesione e valorizzazione tra i propri azionisti del mondo agricolo e agroindustriale biologici (essi stessi proprietari e produttori con cui condividiamo la stessa visione) e la Società.
Da questa consapevolezza partiremo per andare oltre, verso progetti di economia circolare che sappiano valorizzare i prodotti della Terra in maniera inedita, utilizzandone anche ciò che, comunemente, viene considerato “scarto”. Ma non solo: renderemo ancora più manifesto il nostro modo di fare agricoltura, aprendo le porte alle nostre aziende agricole modello per rendere tangibile come scelte produttive e di consumo responsabili e consapevoli possano influenzare potentemente diverse sfere della nostra vita e come le decisioni sul nostro modo di alimentarci rappresentino un investimento a lungo termine nel benessere e nella Salute personale e collettiva – Erika Marrone, Direttrice Qualità, Ricerca & Sviluppo, Filiere.
Nuove linee distintive inscritte in una strategia Nature Positive che non si limiti a neutralizzare gli impatti generati dalla coltivazione e trasformazione dei prodotti, ma che li renda positivi per l’ambiente e contribuisca a rigenerare il patrimonio naturale. Un percorso, questo, che Alce Nero farà grazie alla collaborazione con Etifor e concentrandosi in particolare sulle emissioni atmosferiche, la gestione delle risorse idriche e la biodiversità.
Si delinea nel documento un quadro di azione che non perde mai di vista le persone, a cui Alce Nero nel 2023 ha dedicato azioni mirate alla crescita personale grazie a percorsi di counseling di team, ma soprattutto i prodotti: ormai oltre 300, sono tutti realizzati a partire da materie prime prevalentemente provenienti da soci, che valorizzano una dieta mediterranea agrobiodiversa e che vengono sviluppati con liste ingredienti essenziali, pensate per il benessere delle persone di tutte le età, anche nelle fasi più delicate della vita.