Fondazione Garrone alla ricerca del territorio che ospiterà edizione 2025 di Progetto Appennino

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Iniziative di alta formazione e incubazione per giovani imprenditori, percorsi di accelerazione e creazione di reti di imprese. Possono candidarsi partenariati misti pubblico-privati. La call è aperta fino al 25 ottobre

Fondazione Edoardo Garrone, da tempo impegnata nel rilancio e nella valorizzazione delle aree montane italiane, avvia la ricerca del territorio che nel 2025 ospiterà la quinta edizione di Progetto Appennino, di cui Legambiente è partner. Progetto Appennino combina il supporto alla creazione di nuove giovani imprese dato dall’incubatore ReStartApp con il rafforzamento del tessuto imprenditoriale esistente, attraverso i percorsi di accelerazione “Vitamine in azienda” e la creazione di reti “Imprese in rete”, rivolti alle imprese locali. Questi strumenti, validati da dieci anni di attività sul campo, rappresentano un contributo concreto per le strategie di sviluppo locale, puntando sull’imprenditorialità come motore di coinvolgimento e valorizzazione delle risorse materiali e immateriali delle comunità.

Per ospitare e sviluppare sul proprio territorio il modello di rilancio e sviluppo sostenibile degli Appennini promosso dalla Fondazione Edoardo Garrone, possono candidarsi enti pubblici e privati, costituiti in partenariati rappresentativi di specifiche aree appenniniche italiane.

La “call per i territori” è disponibile online sul sito ed è aperta fino al 25 ottobre. Tra le candidature ricevute, la Fondazione selezionerà almeno due territori per una fase di approfondimento, finalizzata all’individuazione del partenariato a cui sarà assegnata l’edizione annuale del Progetto.

“Rispetto alle precedenti edizioni, questo bando si differenzia per importanti cambiamenti nei criteri di selezione, volti essenzialmente ad ampliare le opportunità di accesso alla nostra offerta, a stimolare ulteriori forme di aggregazione tra gli attori dei territori e a intercettare eventuali nuove risorse progettuali da tenere presenti per i futuri sviluppi di Progetto Appennino. Quest’anno, infatti, il partneriato non dovrà essere necessariamente capitanato da una Fondazione e abbiamo inoltre deciso di aumentare il nostro investimento diretto eliminando la richiesta di co-finanziamento” – spiega Francesca Campora, Direttore Generale di Fondazione Edoardo Garrone. “Tutto questo è reso possibile dal sempre rinnovato impegno della famiglia Garrone-Mondini a sostegno della giovane imprenditorialità generativa”.

Fondazione Edoardo Garrone prosegue e rafforza il suo impegno nel fornire competenze, relazioni, risorse e strumenti pratici per sostenere la riqualificazione delle aree interne del nostro Paese, iniziata nel 2014 con il primo campus ReStartApp, che in 13 edizioni ha affiancato 164 aspiranti imprenditori contribuendo alla nascita di oltre 60 giovani imprese, e consolidata negli anni grazie alla collaborazione con territori e partenariati da Nord a Sud Italia. Progetto Appennino ha toccato infatti Ascoli Piceno e l’Appennino umbro-marchigiano (2021), Avellino e l’Irpinia (2022), Sassello e il territorio del Parco del Beigua (2023), fino all’Abruzzo, dove è attualmente in corso l’edizione 2024 realizzata a L’Aquila. Nel corso delle quattro edizioni di Progetto Appennino sono state affiancate 60 imprese locali e 5 reti di imprese.

Progetto Appennino si avvale di una solida rete di partner che condividono una visione integrata dello sviluppo delle aree interne e montane, mettendo al centro i giovani e i loro progetti imprenditoriali. Tra i partner del progetto figurano, insieme a Legambiente, Fondazione Symbola, UNCEM, Alleanza Mobilità Dolce, Club Alpino Italiano (CAI), Fondazione CIMA, PEFC Italia, Open Fiber e Tiscali.