Mattia Maestri, oggi undicenne, è in stato vegetativo da quando, nel giugno 2017, consumò formaggio contaminato da Escherichia coli prodotto da un caseificio sociale in Val di Non. La contaminazione causò a Mattia una sindrome emolitico-uremica (Seu), una grave condizione che compromette la funzionalità degli organi vitali attraverso la formazione di piccoli coaguli di sangue. Questo blocca l’afflusso di sangue al cervello, cuore e reni, richiedendo trattamenti complessi come l’emodialisi e comportando danni duraturi agli organi.
Confermate condanne
Recentemente, il Tribunale di Trento ha condannato l’ex presidente del caseificio e il casaro, per lesioni gravissime. La condanna è stata confermata anche in appello. Per compensare il danno subito, è stato stabilito un maxi risarcimento di un milione di euro: 600.000 euro per Mattia e 200.000 euro per ciascuno dei genitori. La tragedia ha avuto un impatto devastante sulla famiglia di Mattia, che da sette anni vive in una condizione di grande sofferenza. I genitori descrivono la loro vita come un “inferno” e continuano a combattere per giustizia e per evitare che simili tragedie accadano ad altri.

Cos’è la Seu
La Seu (sindrome emolitico-uremica) è una malattia che colpisce i bambini attraverso la formazione di piccoli coaguli di sangue in tutto il corpo. I coaguli bloccano l’apporto del sangue a cervello, cuore e reni. Il trattamento prevede supporto delle funzioni vitali essenziali ed emodialisi. La lesione renale causa un accumulo di urea nel sangue. Di solito è collegata alla porpora trombocitopenica trombotica (PTT). I coaguli ostruiscono i vasi sanguigni e il loro blocco causa danni agli organi. La loro presenza indica anche un consumo eccessivo di piastrine. Con rischio di trombocitopenia.
L’articolo Bimbo va in coma vegetativo per un formaggio contaminato, dal caseificio maxi risarcimento da 1 milione di euro proviene da Blitz Quotidiano.