Il mistero della malattia sconosciuta che ha colpito una regione del Congo, causando centinaia di vittime, sembra risolto. Le autorità sanitarie congolesi hanno identificato la malattia come una forma grave di malaria associata a malnutrizione. Tuttavia, l’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) invita alla cautela, sottolineando che le cause definitive non sono ancora state accertate.
Secondo il ministero della Sanità del Congo, la malattia ha colpito principalmente la provincia sudoccidentale di Kwango, causando 143 morti a novembre e registrando 592 casi da ottobre con un tasso di mortalità del 6,2%. La combinazione di malaria, malnutrizione e sintomi respiratori gravi ha reso difficile la diagnosi iniziale.
Caso di morte in veneto dopo un viaggio in Congo
In Italia, la situazione ha suscitato allarme dopo il decesso di Andrea Poloni, un uomo di Treviso, rientrato da un viaggio a Kinshasa. Secondo le autorità sanitarie locali, il paziente non aveva avuto contatti con strutture ospedaliere né seguito terapie farmacologiche. Il caso è sotto analisi presso l’Istituto Malattie Infettive Lazzaro Spallanzani e l’Istituto Superiore di Sanità (Iss).
Altri due pazienti italiani rientrati dal Congo, ricoverati a Lucca e Cosenza, sono guariti e dimessi. La Regione Veneto ha già attivato misure precauzionali di sorveglianza sanitaria.
Misure sanitarie in Congo e allerta dell’Oms
Nel frattempo, il ministero della Sanità del Congo ha intensificato la distribuzione di farmaci antimalarici forniti dall’Oms nei principali ospedali della zona di Panzi. L’Oms, che ha ricevuto campioni per ulteriori analisi, ha annunciato l’arrivo di nuovi kit sanitari per affrontare casi moderati e critici. L’Oms mantiene alta l’allerta e sottolinea l’importanza di ulteriori test per confermare le cause della malattia.
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