Locazione, in caso di proroga del contratto si paga l’imposta di registro? La risposta dell’Agenzia delle Entrate

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Locazione, in caso di proroga del contratto si paga l’imposta di registro? La risposta dell’Agenzia delle Entrate

Locazione contratto

L’Agenzia delle Entrate ha recentemente chiarito se, per il locatore che deve prorogare un contratto di locazione in regime di cedolare secca, è necessario pagare l’imposta di registro. Ecco la risposta e la spiegazione.

Il contratto di locazione è un accordo tra due parti, il locatore, che è il proprietario dell’immobile, e il conduttore o locatario, e cioè l’inquilino, con cui il primo concede al secondo l’uso di un immobile per un determinato periodo, dietro il pagamento di un corrispettivo, detto canone di locazione. Il Codice Civile, negli articoli che vanno dal 1571 al 1614, disciplina la locazione in generale, ma per gli immobili ad uso abitativo si applica anche la Legge n. 431/1998, che fa le distinzioni tra vari contratti. Tra questi, il contratto a canone libero (4+4 anni), la cui durata minima è di 4 anni, rinnovabili per altri 4, ed è liberamente concordato tra le parti.

E ancora, il contratto a canone concordato (3+2 anni), stabilito in base a parametri locali, che ha un canone calmierato e agevolazioni fiscali, e il contratto transitorio (da 1 a 18 mesi), usato per esigenze temporanee, come studio o lavoro.C’è, poi, il contratto per studenti universitari, che ha una durata che va da 6 a 36 mesi. Ciascuna parte ha degli obblighi importanti. Prima di tutto, il locatore deve garantire l’immobile in buono stato, effettuare le manutenzioni straordinarie e registrare il contratto presso l’Agenzia delle Entrate. Il conduttore o locatario deve, poi, pagare il canone, rispettare l’uso concordato e restituire l’immobile nelle stesse condizioni. Se il conduttore non paga il canone, il locatore può procedere con lo sfratto per morosità. Eventuali controversie vengono gestite dal giudice civile o, in alcuni casi, tramite conciliazione.

Locazione: è necessario pagare l’imposta di registro in caso di proroga del contratto?

Tra i vari regimi fiscali collegati al contratto di locazione, vi è la cedolare secca. La cedolare secca è un regime fiscale opzionale per i contratti di locazione abitativa che sostituisce IRPEF e imposte di registro con un’aliquota fissa (21% o 10%), semplificando la tassazione per i proprietari. Mediante la posta di FiscoOggi, piattaforma ufficiale dell’Agenzia delle Entrate, un contribuente ha chiesto a quest’ultimo ente, se fosse necessario pagare l’imposta di registro, da parte del locatore, in caso di proroga del contratto di locazione, in regime di cedolare secca. L’ente ha specificato che, così come avviene per la registrazione iniziale e per la risoluzione, anche nel caso di proroga di un contratto di locazione per il quale sia stata esercitata l’opzione per il regime fiscale della cedolare secca, non è richiesto il pagamento dell’imposta di registro.

Locazione contratto
Il chiarimento dell’Agenzia delle Entrate. (Fonte: Twitter – X).

In base a quanto stabilito dall’articolo 3 del Decreto Legislativo n. 23/2011, il canone di locazione relativo agli immobili ad uso abitativo e alle eventuali pertinenze locate congiuntamente all’abitazione può essere assoggettato, su scelta del locatore, al regime della cedolare secca. Questo sistema fiscale sostituisce l’IRPEF e le relative addizionali, oltre alle imposte di registro e di bollo applicabili al contratto di locazione. La cedolare secca, inoltre, esonera dal pagamento delle imposte di registro e di bollo anche in caso di risoluzione o proroga del contratto, mentre rimane dovuta in caso di cessione del contratto a un nuovo locatario.

E se non il locatore non opta per la cedolare secca?

Se, invece, il locatore non opta per la cedolare secca, l’imposta di registro sulla proroga è dovuta e deve essere versata entro 30 giorni dalla scadenza del contratto o di una precedente proroga. Il pagamento può essere effettuato tramite i servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate (software RLI o RLI-web) con addebito diretto sul conto corrente. Può, altresì, essere effettuato attraverso il modello F24 Elementi identificativi.

Locazione, in caso di proroga del contratto si paga l’imposta di registro? La risposta dell’Agenzia delle Entrate
Giuseppe Meccariello