Pasqua 2025, il trend che cambia il modo di viaggiare: che cos’è lo slow tourism

La Pasqua 2025 porta con sé un nuovo modo di viaggiare che sta conquistando sempre più persone: lo slow tourism, ovvero il turismo lento. Niente più itinerari frenetici e tour pieni di tappe forzate, ma un approccio che invita a rallentare, immergersi nella cultura locale e godersi il viaggio senza stress.

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Secondo una ricerca condotta da Airbnb in collaborazione con YouGov, il turismo lento è la scelta preferita da oltre 11 milioni di italiani, con un numero crescente di viaggiatori che preferiscono destinazioni rurali e soggiorni più lunghi. Ma cosa significa davvero viaggiare lentamente e perché sta diventando un vero trend per la prossima primavera?

Il turismo lento: una tendenza sempre più diffusa

La ricerca rivela che 1 italiano su 4 ha intenzione di adottare un ritmo più rilassato durante le proprie vacanze, scegliendo di trascorrere più tempo in un’unica destinazione e dedicandosi ad esperienze autentiche e legate al territorio. Ma perché questa filosofia di viaggio sta diventando così popolare?

I motivi principali sono:

  • Il desiderio di vivere esperienze più autentiche (79% degli intervistati);
  • Un legame più profondo con la cultura del luogo (74%);
  • La volontà di sfuggire al turismo di massa e alle mete sovraffollate (45%);
  • La ricerca di un maggiore benessere psicofisico e di momenti di qualità con famiglia e amici (77%).

Questa tendenza si riflette anche nei dati di ricerca: con il maxi-ponte di Pasqua e primavera, gli italiani si stanno orientando sempre più verso vacanze lunghe, in destinazioni meno battute e immerse nella natura.

Dove si viaggia lentamente? Le destinazioni più ambite

Secondo i dati raccolti, le regioni italiane più desiderate per un viaggio slow sono Toscana, Sicilia e Sardegna. Sebbene queste località siano famose per le loro coste e città d’arte, oggi stanno diventando mete ideali anche per chi cerca un’esperienza più autentica, tra borghi storici, agriturismi e percorsi immersi nella natura.

Oltre la metà dei viaggiatori (58%) ha dichiarato di voler trascorrere almeno 7 giorni in una località rurale, segnando una svolta rispetto al classico weekend mordi e fuggi. I Millennial, in particolare, guidano questa tendenza, con un 27% di prenotazioni effettuate proprio da persone tra i 30 e i 39 anni.

Perché lo slow tourism fa bene alla mente e al corpo?

Il turismo lento non è solo un modo di viaggiare, ma una filosofia che può avere effetti positivi sul benessere. Secondo la psicologa del turismo Francesca Di Pietro, rallentare aiuta a contrastare il burn-out e a riscoprire il valore del tempo. La ricerca conferma che:

  • Il 49% degli italiani si sente sopraffatto quando cerca di visitare troppe attrazioni in poco tempo;
  • Il 76% delle famiglie considera il turismo lento una terapia contro lo stress;
  • Il 77% dei viaggiatori crede che viaggiare lentamente renda l’esperienza più significativa.

In un periodo storico in cui oltre il 30% degli italiani è vicino al burn-out lavorativo, concedersi una vacanza senza fretta può diventare una scelta di benessere, non solo un semplice viaggio.

Lo slow tourism sembra destinato a cambiare il concetto stesso di viaggio, trasformandolo da una corsa contro il tempo a un’esperienza più immersiva e sostenibile. Con un numero sempre maggiore di italiani che scelgono questa filosofia, Pasqua 2025 potrebbe essere il momento perfetto per provare un nuovo modo di scoprire il mondo, più consapevole, più autentico e decisamente più rilassante. Sei pronto a rallentare e vivere il viaggio in modo diverso?

Foto: Ufficio stampa AIRbnb

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