Tra le notizie che arrivano oggi dal mondo si viaggia dal Canada al Regno Unito, passando per Sudamerica e Africa. Ma come ogni giorno, vediamo le notizie in dettaglio.
Partiamo proprio dal Canada, dove i dazi e i continui attacchi del presidente del presidente Donald Trump nei confronti del Paese vicino stanno avendo un impatto negativo sul turismo verso gli Stati Uniti. Come riportano i media, mentre l’inno americano viene fischiato alle partite di hockey e alcuni negozi stanno rimuovendo i prodotti Usa dagli scaffali, i viaggiatori rispondono limitando gli spostamenti. Le nuove prenotazioni per l’America dal Canada sono diminuite di circa il 20% dal 1 febbraio rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, secondo Forward Keys, una società di dati di biglietteria aerea.
Spostiamoci nel Regni Unito. La regina Camilla ha scritto una lettera a Gisèle Pelicot, la donna francese vittima di una spaventosa vicenda di stupri seriali divenuta icona della lotta contro le violenze domestiche, esprimendo la sua solidarietà e vicinanza. Una lettera in cui la sovrana, consorte di re Carlo III, si rivolge alla donna francese, ultrasettantenne come lei, elogiando “la straordinaria dignità e il coraggio” con cui è riuscita a portare alla luce quanto accadutole, denunciando il marito Dominique.
Passiamo al Brasile. Tre criminali armati si sono introdotti gli Studi Globo, situati nella zona ovest di Rio de Janeiro, sequestrando i dipendenti della rete televisiva e rubando loro i telefoni cellulari. L’attacco è avvenuto ieri mattina vicino al set del resort Albacoa, una location della soap opera “Mania di te” (“Mania de Você” in portoghese), anche se non si stavano registrando riprese al momento dell’attacco.
Dall’Argentina arriva la notizia di gravi scontri tra dimostranti e polizia verificatisi ieri a Buenos Aires, in occasione di una manifestazione a sostegno dei pensionati e contro il governo del presidente Javier Milei, a cui hanno aderito anche migliaia di ultras e tifosi delle principali squadre del Paese sudamericano. Ci sono stati lanci di lacrimogeni e almeno quattro sarebbero le persone arrestate.
In Africa centrale invece non si arresta l’epidemia di mpox, il “vaiolo delle scimmie”. Dal 20 gennaio al 2 marzo, secondo l’ultima rilevazione dell’Organizzazione mondiale della sanità, sono stati registrati 2.744 casi e 16 decessi. Il Paese con il maggior numero di contagi non è più la Repubblica democratica del Congo, ma l’Uganda, dove è stato registrato il 40% dei nuovi contagi. Ma tale sorpasso potrebbe essere apparente a causa del conflitto nell’area orientale della Repubblica democratica del Congo, che sta compromettendo la risposta all’epidemia, rendendo difficoltosa l’attività di test, il trattamento e il tracciamento dei contatti.
L’articolo LE NOTIZIE DAL MONDO, dai canadesi che stanno riducendo i loro viaggi negli Usa in risposta ai dazi all’aumento di casi del vaiolo delle scimmie in Africa proviene da Blitz quotidiano.