Incidenti stradali, il pedone non ha sempre ragione: avvocato rivela quando il conducente non può essere incolpato e perché

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Incidenti stradali, il pedone non ha sempre ragione: avvocato rivela quando il conducente non può essere incolpato e perché

Incidente stradale

Non è vero che il pedone ha sempre ragione: ci sono dei casi specifici in cui, in occasione di incidenti stradali, il conducente che ha investito il pedone può essere scagionato completamente, senza nemmeno il concorso di colpa. Un noto avvocato rivela i casi in questione.

Gli incidenti stradali restano una delle principali sfide per la sicurezza pubblica, con il Codice della Strada che detta regole precise per prevenirli e gestirli. In particolare, gli investimenti di pedoni rappresentano una delle situazioni più delicate, spesso con esiti gravi. Le norme italiane impongono obblighi sia ai conducenti che ai pedoni, stabilendo le responsabilità in caso di incidente. Il Codice della Strada disciplina, in particolare, il comportamento degli utenti con l’obiettivo di ridurre gli incidenti.

I limiti di velocità variano in base al tipo di strada, mentre l’uso delle cinture di sicurezza e dei caschi è obbligatorio per proteggere chi viaggia. Sono vietati la guida in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di stupefacenti, con sanzioni sempre più severe. Inoltre, sono previste regole specifiche per i pedoni e i ciclisti, considerati utenti vulnerabili. Le recenti modifiche al Codice sembrerebbero star dando risultati: tra dicembre 2024 e gennaio 2025, gli incidenti sono calati dell’8,6% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Ancora più significativo il calo delle vittime (-33,9%) e degli incidenti mortali (-31%), secondo quanto si legge nel comunicato del febbraio del 2025 del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.

Incidenti stradali: ecco quando il pedone non ha ragione

In particolare, gli incidenti stradali che coinvolgono i pedoni seguono una disciplina specifica. L’articolo 2054 del Codice Civile stabilisce che il conducente è ritenuto responsabile dell’incidente a meno che non dimostri di aver fatto tutto il possibile per evitarlo. Questo principio è ribadito dall’articolo 141 del Codice della Strada, che impone ai conducenti di moderare la velocità in presenza di pedoni e arrestarsi se necessario. Anche i pedoni, però, hanno obblighi precisi secondo l’articolo 190. Devono camminare sui marciapiedi o lungo i margini della carreggiata e attraversare solo sugli appositi passaggi. Se violano queste regole, la responsabilità può ricadere anche su di loro, portando a un concorso di colpa o, in casi estremi, alla responsabilità esclusiva.

In effetti, infatti, per quanto i pedoni rischino conseguenze molto più gravi, rispetto ai conducenti delle automobili, ci sono dei casi in cui questi ultimi non possono essere accusati di quanto accaduto, nemmeno in concorso di colpa. A rivelarlo, è stato anche un noto esperto italiano di diritto penale, l’avvocato Giuseppe Di Palo. L’esperto ha, in particolare, spiegato che, per quanto si ripeta spesso che il pedone ha sempre ragione, ci sono dei casi particolari in cui, nonostante il conducente segua l’obbligo di diligenza e di prudenza alla guida, quest’ultimo non può assolutamente notare il pedone.

Incidenti stradali
La scena di un incidente stradale.

Le recenti sentenze

In una recente sentenza, in effetti, la Corte di Cassazione ha assolto un imputato per omicidio stradale, riconoscendo che esistano dei casi in cui viene meno non solo il dolo, ma anche la colpa. Sono, cioè, tutti i casi in cui c’è l’oggettiva impossibilità di notare il pedone, e di osservarne tempestivamente i movimenti, attuati in modo rapido, inatteso e imprevedibile. Quando c’è l’imprevedibilità, dunque, il conducente non può essere incolpato in alcuni casi, nonostante un eventuale tragico epilogo per il pedone.

In generale, dunque, questa e altre sentenze della Cassazione hanno chiarito tre aspetti fondamentali:

  • Il pedone, pur avendo diritto di precedenza, deve sempre verificare che sia sicuro attraversare.
  • Un conducente può essere esonerato da colpa solo se il comportamento del pedone è stato imprevedibile e anomalo.
  • In assenza di strisce pedonali, il pedone deve dare precedenza ai veicoli.

Incidenti stradali, il pedone non ha sempre ragione: avvocato rivela quando il conducente non può essere incolpato e perché
Giuseppe Meccariello