Anche i gratta e vinci ‘fortunati’ scadono? Avvocato rivela se è possibile rifiutare di pagare i vincitori

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Anche i gratta e vinci ‘fortunati’ scadono? Avvocato rivela se è possibile rifiutare di pagare i vincitori

Gratta e vinci

Anche i gratta e vinci hanno una data di scadenza? E come funziona? Ecco la spiegazione di un noto avvocato.

I Gratta e Vinci costituiscono una forma di lotteria istantanea regolamentata dallo Stato italiano e introdotta ufficialmente nel 1994 dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (ADM). Si tratta delle lotterie nazionali ad estrazione istantanea, previste dal Decreto Ministeriale 12 febbraio 1991 n. 183, riconoscibili attraverso il marchio registrato “Gratta e Vinci”. La regolamentazione del settore è affidata all’ADM, che esercita funzioni di controllo volte a garantire la trasparenza e la correttezza delle operazioni di gioco. A partire dal 1º ottobre 2010, la gestione delle lotterie istantanee è assegnata, mediante concessione, alla società Lotterie Nazionali S.r.l., incaricata della distribuzione e commercializzazione dei biglietti.

I tagliandi sono disponibili in una pluralità di formati e costi, con un prezzo che può variare da 0,50 euro a 25 euro, a seconda della tipologia. Inoltre, è prevista una versione digitale denominata “Gratta e Vinci online”, fruibile tramite dispositivi fissi o mobili attraverso piattaforme telematiche autorizzate. Le vincite sono classificate in tre fasce. Gli importi fino a 500 euro sono considerati di fascia bassa e possono essere riscossi in contanti presso qualsiasi punto vendita autorizzato. Le somme comprese tra 501 e 10.000 euro, fascia media, e quelle superiori ai 10.000 euro, fascia alta, richiedono invece specifiche procedure, tra cui la prenotazione della riscossione e il pagamento tramite assegno circolare o bonifico bancario. Dal 1° marzo 2020, le vincite che eccedono i 500 euro sono soggette a una ritenuta fiscale del 20%, applicata esclusivamente sulla parte eccedente l’importo esente. Tale tassazione avviene in via automatica al momento della liquidazione.

Anche i gratta e vinci hanno una scadenza: ecco come funziona

Non molti sanno, però, che anche i Gratta e Vinci hanno una scadenza. Un noto esperto di diritto italiano, l’avvocato Giuseppe Di Palo, ha, in effetti, spiegato che è possibile rifiutare di pagare una persona con un Gratta e Vinci fortunato, se quest’ultimo è scaduto. Questo perché, spiega ancora il legale, esiste un termine entro cui reclamare la vincita, trascorso il quale il diritto al premio decade. I premi, quindi, non sono disponibili per sempre. Ma come capire quando scade il Gratta e Vinci, se non c’è una data di scadenza segnata?

L’avvocato spiega che finché una data lotteria è attiva non esiste un limite temporale prefissato per riscuotere. Tuttavia, però, la lotteria istantanea può chiudere: l’Agenzia delle dogane e dei Monopoli può, infatti, prevedere la cessazione della vendita di una certa serie di Gratta e Vinci. Questo avviene mediante un atto ufficiale, pubblicato anche sul sito istituzionale dell’Agenzia, oltre che in Gazzetta Ufficiale. Da quel momento scatta il conto alla rovescia: 45 giorni è il tempo massimo, entro cui i biglietti di quella serie potranno ancora essere accettati per il pagamento delle vincite. Poi, il biglietto perderà validità e non sarà più possibile procedere con il pagamento della vincita, anche se la vincita stessa fosse ingente.

Gratta e vinci
Un Gratta e Vinci.

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Giuseppe Meccariello