Le voci dal palazzo, Meloni: “Si vis pacem, para bellum”. Renzi: “Ma se siamo il ponte con gli USA, perché nessuno ci ha informato?” Conte: “L’unica cosa che vediamo è il suo rapporto di sudditanza con Washington”

Oggi la premier Giorgia Meloni è al Senato per le comunicazioni in vista del prossimo Consiglio europeo. Inutile spiegare che l’argomento del giorno è quel che sta accadendo in Iran. “Sulla difesa – le parole della presidente del Consiglio – io la penso come i romani: ‘Si vis pacem, para bellum’”. “Noi – attacca il senatore di Italia Viva Matteo Renzi – siamo il ponte con Trump, così ci avete raccontato ma se è vero perché non ci hanno informato? I tedeschi sono stati informati dagli americani, gli inglesi dagli americani, Tajani da nessuno”.

“Del ponte che voleva costruire tra Usa e Europa – dice il leader del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte in un’intervista a Repubblica – si sono effettivamente perse le tracce. L’unica cosa che vediamo è il rapporto di sudditanza che ha con Washington”.

Ecco le voci dal palazzo della politica:

“Sulla difesa, io la penso come i romani: ‘Si vis pacem, para bellum’”. (Giorgia Meloni)

“Noi siamo il ponte con Trump, così ci avete raccontato ma se è vero perché non ci hanno informato? I tedeschi sono stati informati dagli americani, gli inglesi dagli americani, Tajani da nessuno”. (Matteo Renzi)

“L’Europa non resti spettatrice. Deve agire e contribuire a un’iniziativa diplomatica urgente per sfruttare questa tregua e riportare le parti ai tavoli del dialogo, prima che la tragedia della guerra – come ha detto Papa Leone – si trasformi in una voragine irreparabile”. (Antonio De Poli, Noi Moderati)

“Del ponte che voleva costruire tra Usa e Europa si sono effettivamente perse le tracce. L’unica cosa che vediamo è il rapporto di sudditanza che ha con Washington”. (Giuseppe Conte, La Repubblica)

“A fronte di un impazzimento bellico collettivo, con Trump che entra in guerra per inseguire il genocida e criminale di guerra Netanyahu, Giorgia Meloni ha perso ancora una volta l’occasione di stare dalla parte giusta e mettere qualche granello di sabbia nell’ingranaggio infernale della guerra. Non ha detto chiaramente che Netanyahu è un criminale che va fermato e non inseguito.. Questa non è la nostra guerra e non vogliamo che l’Italia venga portata dentro un conflitto che non ci appartiene e che pagherebbero i nostri cittadini. Con nuove tensioni, nuovi attentati, nuovi profughi, e un caro energia che torna a salire”. (Chiara Appendino, Movimento 5 Stelle, Coffee Break)

“Trump, con i suoi giganteschi conflitti di interessi, preferisce allearsi con Putin invece che con l’Europa. E Maga vuole la distruzione dell’Europa. Per questo dobbiamo arrivare ad avere una difesa indipendente”. (Carlo Calenda)

“Il vertice Nato all’Aia segna l’ennesima prova della sudditanza politica del governo Meloni agli interessi di Washington e della lobby delle armi. Portare la spesa militare al 5% del PIL è una follia senza precedenti”. (Angelo Bonelli)

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