Una bambina di 10 anni è morta annegata nel fiume Piave, in località San Giacomo di Pederobba, in provincia di Treviso. La piccola, di origine macedone, si trovava sulle rive del fiume con la sua famiglia per trascorrere un tranquillo pomeriggio estivo. Insieme ai fratelli si era immersa nelle acque del Piave quando, improvvisamente, è stata risucchiata dalla corrente. Nonostante l’immediato allarme lanciato dai presenti, i soccorsi non sono riusciti ad arrivare in tempo per salvarla.
Il corpo della bambina è stato individuato e recuperato dai sommozzatori dei vigili del fuoco, con l’aiuto dell’elicottero del reparto volo di Venezia e delle squadre di terra e fluviali. Il corpo era rimasto incastrato tra i massi del fiume. Il medico del Suem 118, giunto sul posto, ha potuto solo constatare il decesso.
Un fiume pericoloso, secondo annegamento in poche settimane
La tragedia di Pederobba riporta l’attenzione sui pericoli del fiume Piave, specialmente nelle calde giornate estive, quando le sue rive diventano meta di centinaia di persone in cerca di refrigerio. Appena undici giorni fa, il 18 giugno, un altro giovane, un 21enne venezuelano residente nel Pordenonese, è morto annegato a Fagarè, sempre in provincia di Treviso. Anche in quel caso, un tuffo nel fiume si è trasformato in tragedia: il ragazzo è scomparso sotto gli occhi degli amici e il corpo è stato ritrovato solo dopo ore di ricerche.
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