Monitoraggi di comunità per il mare

Noncello Friuli

Secondo la ricerca, realizzata in California, la collaborazione tra community scientist e istituzioni di ricerca e governative non solo permette di produrre nuovi dati e ampliare la diffusione delle conoscenze, ma promuove anche l’applicazione di norme di conservazione

La scienza di comunità aiuta il mare. Lo dice una ricerca pubblicata su Communications Earth & Environment del gruppo Nature, che ha dimostrato l’efficacia dell’operato dei community scientist nello studio, nella gestione e nella protezione delle coste. Si tratta di attivisti ambientali volontari, che fanno ricerche in maniera non professionistica ma comunque professionale, perseguendo un approccio scientifico sviluppato in collaborazione con gli scienziati. Secondo la ricerca, realizzata in California, la collaborazione tra community scientist e istituzioni di ricerca e governative non solo permette di produrre nuovi dati e ampliare la diffusione delle conoscenze, ma promuove anche l’applicazione di norme di conservazione.

Le comunità osservano il mare più assiduamente delle agenzie preposte, sopperendo così all’atavica carenza di personale. L’approccio community-based è così sempre più utilizzato anche negli Stati svantaggiati, grazie al crescente interesse da parte dei Paesi ricchi nello sviluppo tecnologico di sistemi di monitoraggio a basso costo, efficaci e operabili dagli attivisti locali. Tuttavia, il crescente degrado ambientale, oltre che economico e sociale, delle “periferie costiere” porta a chiedersi fino a che punto è corretto e conveniente affidarsi ai volontari per colmare le lacune istituzionali.

Il Patto per l’Oceano appena presentato dall’Ue sosterrà le comunità costiere, attraverso nuove norme europee per favorire uno sviluppo sostenibile attraverso l’utilizzo virtuoso del pianeta blu. Sarebbe molto utile, al mare e agli umani, se tale sostegno comprendesse non solo meri sussidi economici, ma anche lo sviluppo di nuove professionalità locali, legate proprio al monitoraggio community-based.