Tennis sempre sotto i riflettori. Dopo le ATP Finals di Torino (mattatore Sinner anche negli ascolti tv), ecco la Coppa Davis a Bologna (18-23 novembre). Otto squadre al via: oggi Francia e Belgio (ore 16), domani Italia-Austria, giovedì Spagna -Repubblica Ceca (ore 10) e Argentina-Germania (ore 17). Gare valide per i quarti di finale. Venerdì pomeriggio e sabato alle 12 le semifinali. Domenica alle 15 la finale.
Senza Sinner e Musetti
L’Italia a Bologna deve rinunciare ai suoi due big (bum bum Jannik e Lorenzo il Magnifico). Facile immaginare i fuochi di passione che la loro partecipazione avrebbe prodotto. Ci mancheranno il n.2 e il n.8 del mondo, assenze molto pesanti, ma il loro forfait non ha inciso – così pare – sull’interesse del pubblico e la competitività degli azzurri. In altre parole: con Berrettini e gli altri possiamo sperare. I protagonisti chiamati a sfidare l’Austria e poi,eventualmente in semifinale il Belgio o la Francia, sono di tutto rilievo. Il Ct Volandri è ottimista: nel singolo ha a disposizione il romano Flavio Cobolli e il torinese Lorenzo Sonego. Per il doppio la coppia Bolelli-Vavassori è più di una garanzia: il bolognese Simone e il torinese Andrea sono in gran spolvero.
La qualità degli azzurri
Gli uomini scelti dal capitano Filippo Volandri promettono bene. Berrettini è un campione talentuoso e orgoglioso, Sonego sa esaltarsi nel clima di battaglia delle competizioni a squadre; quanto a Cobolli, n.22 del mondo, va detto che è in costante crescita: dunque ci si può aspettare di tutto. E se dovessimo aver bisogno del doppio la coppia Bolelli-Vavassori, fresca semifinalista a Torino, si può contare sulla loro affidabilità e qualità. In questo momento sono in gran forma; dunque l’Italia, come dice Crivelli “può vincere l’Oscer sul palcoscenico della Davis anche senza i suoi due migliori interpreti”. La spinta dei 10.000 dell’Arena bolognese farà il resto.
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