Roma, 23 set. (askanews) – La capo di gabinetto del ministero della Giustizia, Giusi Bartolozzi, è indagata nell’ambito della vicenda Almasri per false informazioni e non per un reato in concorso con il Guardasigilli Carlo Nordio. Quindi non può usufruire della tutela della richiesta di autorizzazione a procedere toccata invece al coimputato ‘laico’ Alfredo Mantovano. Lo spiega Devis Dori (Avs), presidente della Giunta per le autorizzazioni, in una nota in cui rende noto che “è arrivata oggi presso i nostri uffici la risposta del Procuratore di Roma Francesco Lo Voi alla richiesta votata dalla maggioranza di questo organismo parlamentare di poter accedere agli atti relativi alla posizione della dottoressa Giusi Bartolozzi”.
“In buona sostanza e in estrema sintesi – sottolinea – il Procuratore conferma l’iscrizione della dottoressa Bartolozzi per il 371-bis cp, cioè false informazioni, e che non si tratta di reato in concorso, quindi non si applica la procedura speciale dell’autorizzazione a procedere. Ribadisco pertanto nuovamente che un caso Bartolozzi in Giunta non esiste”.
La Giunta della Camera è convocata per domani alle 8,30 per sentire le conclusioni del relatore Federico Gianassi (Pd) sulla richiesta di autorizzazione a procedere richiesta nei confronti di Nordio, Piantedosi e Mantovano.