Aspetti il sequel di KPop Demon Hunters? Ecco buone notizie sul futuro del film animato dell’anno

Il fenomeno globale di KPop Demon Hunters ha fatto molto più che conquistare le classifiche di Netflix, ma ha trasformato le artiste che hanno dato voce al gruppo HUNTR/X in vere e proprie star internazionali. Tra queste, Audrey Nuna, la voce dietro Mira, si distingue non solo per il suo talento vocale, ma per una visione artistica che va ben oltre i confini del film. In un’intervista esclusiva con CBR, l’artista ha condiviso le sue speranze per un potenziale seguito, i retroscena della sua prima esibizione live con EJAE e Rei Ami, e le ambizioni per la sua carriera solista.

Audrey Nuna non è solo Mira. È un’artista che sfida le categorie, mescolando generi con una naturalezza disarmante, una filantropa impegnata e una performer che ha appena concluso il suo primo tour mondiale. Ma è proprio il legame con il personaggio di KPop Demon Hunters a rivelare molto della sua identità: “Mi sento davvero vista da Mira. La sua schiettezza, il fatto che non gliene freghi niente, la sua energia… mi rispecchio in questo. È stato pazzesco, abbiamo avuto solo quattro giorni di prove, e sono state giornate lunghe e intense. Era letteralmente la nostra prima volta insieme su un palco, e per di più in diretta televisiva. Ci siamo avvicinate tantissimo negli ultimi mesi. Rei è incredibile, EJAE è un talento generazionale. È un onore esibirsi al loro fianco“.

Kpop Demon Hunters © Netflix Media Center
Kpop Demon Hunters © Netflix Media Center

Il palco al tonight show di Jimmy Fallon, però, non è stato l’unico a metterla alla prova. Durante il Pentaport Festival in Corea del Sud, parte del suo primo tour internazionale che l’ha portata in Giappone, Australia e Stati Uniti, Nuna ha affrontato uno degli show più intensi della sua carriera. “Probabilmente uno degli spettacoli più pazzi che abbia mai fatto. Faceva così caldo che pensavo davvero di svenire. E sì, svengo spesso, ma non ancora sul palco“. La confessione arriva con una risata, ma rivela la vulnerabilità dietro la facciata di sicurezza che caratterizza le sue performance.

Quella vulnerabilità è esattamente ciò che vorrebbe esplorare in un eventuale KPop Demon Hunters 2. Quando le viene chiesto cosa desidererebbe per una canzone solista di Mira, la risposta è immediata: “Mi piacerebbe sentire una Mira più introspettiva, più vulnerabile. Come è diventata la persona dalla pelle dura che conosciamo“. L’idea di un rap introspettivo che mostri il lato più fragile del personaggio riflette la comprensione profonda che Nuna ha del suo alter ego: “Amo la sua dualità. È tosta e difficile da penetrare, ma allo stesso tempo credo sia uno dei personaggi più empatici del cast“.

Kpop Demon Hunters © Netflix Media Center
Kpop Demon Hunters © Netflix Media Center

E i numeri sono impressionanti. KPop Demon Hunters è diventato il progetto originale Netflix di maggior successo di sempre, con la colonna sonora che ha dominato le classifiche globali. “Mi sento fortunata a far parte di un progetto così rivoluzionario. Non solo come musicista e artista, dove penso ‘Wow, è davvero bello far parte di qualcosa del genere’, ma come persona coreana, come qualcuno che si è sempre sentito, a volte, escluso dalla conversazione… il bambino dentro di me sta saltando di gioia“.

Uscirà, quindi, il sequel del film dell’anno? Non è ancora chiaro, ma l’attrice e cantante, dalle sue dichiarazioni, lo da per scontato, non solo come se se lo aspettasse come tutti ormai, ma anche come se sapesse qualcosa che tutti noi fan ancora non sappiamo. Una cosa è certa, la storia che potrebbe esplorare sarebbe unica e in tanti vorrebbero non solo il ritorno di Jinu, ma anche degli spin off. Non ci resta che aspettare e sperare.

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