A Corno di Rosazzo, tranquillo borgo in provincia di Udine, un uomo aveva adottato un metodo di caccia tanto insolito quanto pericoloso: sparare ai cinghiali direttamente dal balcone di casa. Le indagini, avviate dal corpo forestale dopo alcune segnalazioni dei residenti, sono durate diversi mesi e hanno permesso di documentare una condotta che metteva seriamente a rischio la sicurezza del vicinato. Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, l’uomo attirava gli animali lasciando del cibo nei pressi dell’abitazione — pratica già vietata — per poi colpirli con il fucile, talvolta anche da una strada pubblica.
Fucili irregolari e reati contestati
Durante la perquisizione nella sua abitazione, gli agenti hanno trovato due fucili: uno regolarmente detenuto con ottica notturna e un altro modificato, privo di matricola e mai denunciato. Inoltre, è stata rinvenuta una fototrappola, utilizzata per monitorare la presenza della selvaggina. Le autorità hanno contestato all’uomo diversi reati, tra cui il foraggiamento illecito e numerose violazioni amministrative relative alla detenzione di animali e attrezzature da caccia proibite.
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