Baarìa: il significato del titolo del film va ricercato nel dialetto locale

Baarìa, film di Giuseppe Tornatore, significa in dialetto palermitano “Bagheria”, ovvero la città natale del regista e luogo in cui è ambientata la storia, nonché vera protagonista delle vicende narrate. La trama è, oltretutto, parzialmente autobiografica.

Giuseppe Tornatore è un regista siciliano, nato a Bagheria nel 1956 e vissuto nella stessa cittadina in provincia di Palermo con la passione del cinema e della fotografia. Il suo film Baarìa è autobiografico poiché il protagonista Peppino Terranuova (Francesco Scianna) è delineato sulla base del padre del regista, ispirandosi a lui non tanto per ciò che gli succede, quanto per il suo percorso e come si comporta. Il ragazzo, invece, figlio di Peppino, è rappresentato proprio com’era Tornatore da bambino. Tuttavia la vera protagonista delle vicende è la città stessa, la Baarìa del titolo, scritto tramite il dialetto palermitano.

Il film vuole proporre la visione di una comunità coesa, di usi e costumi di un popolo intero e anche le storie più irrilevanti vogliono solo rappresentare un tassello fondamentale per costruire un disegno più grande. Per raccontare le tradizioni più antiche, la vita delle persone comuni e di chi si è battuto per il nostro paese. Baarìa quindi, non significa soltanto Bagheria in senso letterale, ma il suo significato va rintracciato nel concetto di comunità.

Baarìa è un film del 2009 diretto da Giuseppe Tornatore. Considerato come uno dei suoi capolavori, ha ricevuto 14 candidature ai David di Donatello e ha rappresentato una delle pellicole italiane più belle di quell’anno.

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