Balto è tratto da una storia vera? I segreti dietro la leggenda

Balto è tratto da una storia vera, ma la cosa rilevante risiede nel fatto che il film è stato in grado di riportare alla memoria un evento storico che si svolse nel 1925 a Nome, in Alaska, dove un’epidemia di difterite minacciò la vita di molti bambini.

La popolazione contava solo 1.400 anime (tra le quali 19 malate e 150 in quarantena). Il 27 gennaio arrivarono 300.000 dosi di antitossina a Nenana, la stazione ferroviaria più ‘vicina’ a Nome (1085 Km). Considerando le condizioni climatiche avverse e i mezzi a disposizione ci sarebbero volute settimane per trasportarle fino a Nome e la speranza si stava pian piano affievolendo. Ma 20 squadre di cani da slitta sfidarono la natura selvaggia dell’Alaska e le temperature rigidissime portando le casse a destinazione in soli 5 giorni.

Gunnar e Balto
Gunnar e Balto – fonte: Getty Images

Durante la corsa si distinsero in particolar modo i musher (i conducenti delle slitte) Leonhard Seppala, alla guida del cane Togo, e Gunnar Kaasen. Quest’ultimo si occupò di percorrere il tratto finale e sostituì Togo con Balto, l’unico Siberian Husky presente, che a causa della sua natura ferale non godeva nemmeno di grande popolarità. Il cane si dimostrò sorprendentemente abile e resistente, completando il percorso e diventando così un cane molto famoso. Il potere mediatico lo rese un eroe a livello Nazionale, tanto da erigere una statua in suo onore a Central Park, a New York. Purtroppo la fama durò molto poco poiché Balto e la sua squadra di cani da slitta vennero venduti ad un circo itinerante vivendo in pessime condizioni.

I giornalisti hanno sempre avuto la tendenza di rendere questa storia eccessivamente romanzata e fraintendibile. La vicenda di Balto viene spesso raccontata come un’impresa in solitaria, ma non dobbiamo dimenticarci che fu uno sforzo collettivo. A Togo, inoltre, non è mai stato riconosciuto il ruolo importante che ha ricoperto nella corsa, considerando che fu lui a percorrere il tratto più lungo e pericoloso con 420 Km percorsi, contro gli 85 km di Balto. Per fortuna negli ultimi anni la storia è stata modificata, cercando di rendere eroi anche gli altri cani da slitta, sottolineando l’importanza di saper collaborare.

La statua di Balto a Central Park
La statua di Balto a Central Park – fonte: cpaulfell/Shutterstock

Nonostante i dettagli controversi e l’influenza mediatica, Balto rimarrà sempre il simbolo di questo particolare evento storico. Non solo per il suo atto eroico, ma anche per il simbolismo che rappresenta riguardo al coraggio, alla perseveranza , al lavoro di gruppo ed al legame tra umani e animali. Oggi, oltre alla statua di Central Park, è possibile vedere il vero Balto imbalsamato al Museo di storia Naturale di Cleveland, così da poterci sempre ricordare che nel momento del bisogno possiamo davvero fare grandi cose.

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