Un bambino in bicicletta cade su una pista ciclabile contro un camion parcheggiato in divieto di sosta e il padre del piccolo viene multato a posteriori di 38 euro. Succede a Lainate, in provincia di Milano. Il bimbo stava tornando dalla piscina lo scorso 2 maggio, quando si è scontrato con un camion che ostruiva parzialmente la strada. Nulla di grave per lui, solo qualche escoriazione. Il papà, insieme a lui nel momento dell’incidente, ha avvisato la polizia locale per segnalare il fatto. Ma proprio per questa scelta è accaduto qualcosa di paradossale.
Due mesi e mezzo dopo, il genitore del bambino riceve un verbale, che lo vede colpito in prima persona per la sua condotta verso il figlio. In violazione dell’articolo 141 del Codice della Strada, l’uomo “non aver impedito che il minore commettesse la violazione”, ossia per non aver fatto in modo che il bambino evitasse l’ostacolo, pur essendo questo “prevedibile”. Il papà del bimbo ha pagato, ma si chiede se tale sanzione sia giusta. “Mi chiedo il senso di una sanzione del genere – afferma al Corriere – soprattutto considerando che il camion era parcheggiato sulla pista ciclabile, in pieno divieto. Nessuno, al momento della mia segnalazione, mi ha parlato di una possibile multa. Riceverla dopo tutto questo tempo, senza spiegazioni, è surreale”.
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