Roma, 14 nov. (askanews) – “Fu dettata dall’entusiasmo. Ma sicuramente fu una frase infelice”: così Roberto Fico (M5S), ex presidente della Camera e candidato per il centrosinistra alla presidenza della Regione Campania, ricorda in una intervista al Mattino i festeggiamenti a palazzo Chigi dei suoi colleghi parlamentari per aver “abolito la povertà” con il varo del reddito di cittadinanza.
“Era il momento in cui, capisco la gioia, eravamo riusciti – ricorda l’esponente stellato – a contrattare con il nostro ministero del Bilancio e la Commissione europea, lo sforamento del 2,04 per dare il via libera al reddito di cittadinanza. Io, ovviamente, seguivo la vicenda da Montecitorio. Era il primo punto del nostro programma e c’è l’esultanza per esserci riusciti”.
In ogni caso, dice Fico, “rifarei il progetto del reddito che si è interrotto per vari motivi. Il nostro obiettivo era sostenere le persone in difficoltà, finanziando i centri per l’impiego, e c’erano 2 miliardi, mettendo in piedi un piano di formazione. Nessuno che è in difficoltà deve essere lasciato indietro e quel progetto lo rimetterei in piedi su scala regionale. Poi possiamo chiamarlo reddito di cittadinanza o come vogliamo ma serve uno strumento per chi non usufruisce degli aiuti previsti. E parliamo di una platea molto ampia”.
