Cannes 2025: Christopher McQuarrie alla masterclass parla della scena più spericolate del nuovo Mission Impossible

La nuova edizione di Cannes inizia con il botto grazie a rivelazioni sorprendenti sull’ultimo film di Mission Impossible. Durante la masterclass del regista Christopher McQuarrie, è stato svelato uno dei momenti più scioccanti e pericolosi del nuovo capitolo del franchise. Presenti anche lo stesso Cruise e il pubblico internazionale, l’incontro si è trasformato in un intenso racconto dietro le quinte, rivelando la dedizione assoluta dell’attore e il coraggio che lo spinge a superare ogni limite fisico e mentale per offrire realismo e adrenalina pura sul grande schermo.

La scena in questione vede Tom Cruise ai comandi di un biplano in volo a oltre 10.000 piedi sopra l’Africa, completamente da solo. Niente controfigure, nessun cameraman. È lui a gestire ogni aspetto tecnico. Orienta l’aereo per regolare l’illuminazione naturale e controlla manualmente la messa a fuoco. Cruise, insomma, è attore, regista tecnico e operatore in una situazione estrema, un po’ come visto in Top Gun Maverick. A un certo punto, l’aereo subisce un danno e Cruise decide di uscire dalla cabina per camminare sull’ala. Un’azione così pericolosa che persino un professionista del wing-walking aveva consigliato di evitarla. Cruise, però, dopo aver ascoltato il parere dell’esperto, ha semplicemente detto “Grazie per il tuo tempo” e ha proseguito.

Appena esce dalla cabina, la radio smette di funzionare. McQuarrie, che cerca disperatamente di mantenere un contatto visivo, è costretto ad affiancarsi in elicottero, aprire lo sportello e uscire sul predellino per comunicare tramite segnali visivi. Accanto a lui, la prima assistente alla regia Mary Boulder cronometra il tempo poiché il corpo umano non può reggere più di una dozzina di minuti in quelle condizioni.

Dichiarazione

È come mettere piede su un altro pianeta. Il vento soffia a oltre 140 miglia orarie, l’aria è così rarefatta che si respira, ma non si assimila ossigeno”. – Christopher McQuarrie

Cruise, spinto dal suo perfezionismo, sfida ogni previsione. Dopo 13 minuti urla di non voler interrompere. Poi, però, cede rimanendo disteso sull’ala, immobile, con le braccia penzolanti nel vuoto. Il silenzio cala sul set e nessuno sa se sia cosciente. Il protocollo è chiaro. Solo lui può dire stop e porre fine alle riprese, ma se è svenuto, non può farlo. Intanto, il carburante del biplano si sta esaurendo. Rimangono solo tre minuti prima che il velivolo debba essere fatto atterrare. Cruise è ormai da venti minuti esposto al vento e all’altitudine estrema. Infine, in un atto che ha lasciato tutti senza fiato, si solleva, infila la testa nel cockpit per riprendere ossigeno e torna ai comandi, portando l’aereo a terra in sicurezza.

Christopher McQuarrie, visibilmente ancora segnato dalla tensione vissuta durante le riprese, ha commentato: “Nessuno al mondo può fare una cosa del genere”. In un’epoca in cui gli effetti digitali dominano la scena, Tom Cruise continua a riscrivere le regole del cinema d’azione con il suo corpo, la sua mente e una volontà inossidabile. A Cannes, ha dimostrato ancora una volta che il limite umano, per lui, è solo un altro ostacolo da superare.

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