(Adnkronos) – (dall’inviata Elvira Terranova) – “Mi hanno violentata, tutti”. Singhiozzava e tremava, quella mattina, quando raccontò all’amica lo stupro di gruppo che avrebbe subito la notte prima nel residence di proprietà di Beppe Grillo, da quattro ragazzi, Ciro Grillo e tre suoi amici. A ripercorrere quei momenti è stata oggi, in aula, la giovane che si trovava quella notte con ‘Silvia’, il nome è di fantasia. Ex amiche, ormai, perché quel trauma le ha separate. In poco meno di nove ore di deposizione, in due udienze, la giovane milanese, che oggi ha 23 anni, ha risposto alle domande, tante, tantissime, di accusa e difesa. E lei non ha mai avuto tentennamenti. Ha sempre risposto, con puntualità, senza contraddirsi. Lei, secondo la Procura, quella notte, mentre dormiva, avrebbe subito degli abusi sessuali con foto e video osceni. Mentre l’altra ragazza sarebbe stata stuprata dai quattro. E dopo quella notte, la sua amica “si sentiva solo un corpo che camminava”. “Non le interessava più di se stessa”, racconta ancora la giovane nel corso del controesame, rispondendo alle domande dei legali degli imputati. Alla sbarra ci sono Ciro Grillo, Francesco Corsiglia, Edoardo Capitta e Vittorio Lauria, tutti accusati di violenza sessuale di gruppo.