Un manuale sulla divulgazione scientifica per l’infanzia, che unisce emozioni e saperi
Vichi De Marchi, Roberta Favia
Con gli occhi della scienza. Viaggio nei libri di divulgazione
Editoriale Scienza
107 pag
€. 12,90
“Spiegare – scriveva il matematico e filosofo francese Renè Thom – significa rimpiazzare il visibile complicato con l’invisibile semplice” cercare tra le pieghe di ciò che si vede quelle ragioni nascoste – diametralmente opposte al banale – che scoprono le regole, le relazioni, le complessità dei processi generativi. Ben sostengono le autrici di questo volume sulla editoria di divulgazione per ragazzi, quindi, che il buon libro divulgativo deve saper incrociare emozione e saperi, integrare linguaggi e codici differenti con il risultato di attrarre nel suo racconto e nel libero leggere.
Per questo la divulgazione ha un forte valore letterario, all’interno di una visione per la quale, come sosteneva Pietro Greco, arte, letteratura e scienza sono modalità diverse del narrare. “Con gli occhi della scienza” è insieme tante cose, e prima di tutto un lavoro di cui c’era un gran bisogno, unico e prezioso nei suoi respiri tematici, utile per una lettura con differenti occhi. È infatti, ad esempio, un vero e proprio manuale di orientamento per insegnanti, bibliotecari, educatori e genitori che abbiano voglia e necessità di scegliere libri di qualità moderni, efficaci, competenti. Libri nei quali siano garantiti alcuni indicatori e costrutti scientifici e narrativi non scontati tra i quali i contenuti aggiornati della ricerca, la qualità dei testi e delle immagini, l’attivazione di curiosità per suscitare l’esplorazione e la decostruzione degli stereotipi (quelli di genere sono particolarmente sottolineati). Inoltre il volume è arricchito da quattro contributi che mettono in evidenza alcuni paradigmi sostanziali sul come e perché promuovere la divulgazione: Telmo Pievani sul tema della scienza per ragazzi, una intervista di molti anni fa a Piero Angela, un contributo di Pietro Greco dal Bolive su Rodari e la scienza, una intervista a Irene Penazzi sull’illustrazione dei libri di non-fiction. Altri occhiali che possiamo inforcare per lasciarci coinvolgere da “Con gli occhi della scienza” sono quelli di chi si occupa di letteratura per ragazzi ed esplora per proprio interesse, o per ragioni di studio, le profondità e i valori di una produzione intellettuale che ancora oggi, purtroppo, viene molte volte considerata “una grande macchina previsionale che si occupa di modificare, organizzare, pianificare il futuro di bambini e adolescenti” come sostiene Peter Nodelmann. La ricchezza delle fonti letterarie che De Marchi e Favia citano nel volume, unitamente all’approfondimento iconografico digitale tramite QRcode con particolare riferimento all’editoria per la prima infanzia, arricchiscono un percorso critico che dà un contributo importante al riscatto della presenza del libro per bambini verso la cittadinanza scientifica, una via nuova anche per decostruire lo stereotipo della letteratura per l’infanzia come letteratura minore.