Un uomo di 43 anni ha confessato di aver ucciso ad accettate Alessio Madeddu, lo chef 52enne reso celebre dalla trasmissione “Quattro ristoranti”, ucciso ieri di fronte al suo ristorante a Porto Budello, sulla costa sud-occidentale della Sardegna. Si tratta di Angelo Brancasi, panettiere di Sant’Anna Arresi originario di Erice trasferito al carcere di Uta dopo essere stato arrestato la scorsa notte.
Secondo quanto riportato da L’Unione Sarda, l’uomo avrebbe riferito agli investigatori di aver ucciso lo chef perché geloso della moglie che lavorava al ristorante, con la quale la vittima avrebbe avuto una relazione. La procura di Cagliari, che ha accusato Brancasi di omicidio volontario, potrebbe anche contestare l’aggravante della premeditazione. Decisivi ai fini dell’inchiesta sono risultati i filmati delle telecamere del ristorante, acquisite dagli inquirenti.
Brancasi si era recato ieri al locale dello chef per un chiarimento, subito degenerato. Il panettiere lo avrebbe ferito prima con un coltello poi con la stessa accetta con cui Madeddu si era difeso, con due colpi al collo. Lo avrebbe poi ucciso travolgendolo con l’auto. Il 43enne risulta attualmente l’unico indagato ma non si esclude la presenza di complici che potrebbero averlo accompagnato al ristorante, anche se le telecamere non hanno altre persone sul luogo del delitto.
Madeddu era noto per la sua partecipazione al programma “Quattro Ristoranti”, condotto da Alessandro Borghese, con il suo locale Sabor’ e mari. Era poi balzato alle cronache per aver aggredito i carabinieri con una ruspa la sera del 2 novembre 2020, ricevendo una condanna a 6 anni e 8 mesi per tentato omicidio.