Confini da non superare

cambiamenti climatici siccità

‘Nove i processi globali per mantenere stabile il sistema Terra. Ognuno ha un limite. Ne abbiamo già oltrepassati tre’

Nel 2009, un team di scienziati aveva introdotto il concetto dei “confini” del pianeta. Fondato sulla scienza del sistema Terra, il framework si basa sull’idea che ci sono nove processi di scala planetaria il cui funzionamento è critico per il mantenimento della stabilità e della resilienza del sistema Terra. I nove processi sono: il cambiamento climatico, l’integrità biologica, l’alterazione del ciclo di azoto e fosforo, la riduzione dell’ozono stratosferico, la trasformazione del territorio, l’inquinamento chimico, il carico di aerosol atmosferico, il prelievo di acqua dolce, l’acidificazione degli oceani.

Per ognuno di questi processi esiste un limite e, intorno a questo limite, un’area di sicurezza. All’interno di quest’area di sicurezza, l’umanità può continuare a svilupparsi e prosperare per le generazioni a venire. Viceversa, attraversare questi confini è rischioso per l’umanità e per le altre specie viventi, poiché diventa alto il rischio che si generino cambiamenti improvvisi o irreversibili su larga scala. Gli scienziati ritengono che le attività umane abbiano alterato i nove processi planetari e che già percepiamo la perdita di resilienza del sistema Terra.

In uno studio pubblicato un mese fa, il team di scienziati dello Stockholm resilience centre, guidato Johan Rockström, ha proposto un valore numerico per ognuno dei nove confini e ha dimostrato che sei di questi – erano tre in uno studio del 2009 – sono stati già oltrepassati. Tra questi, quello per il clima: 350 parti per milione (ppm) di anidride carbonica in atmosfera, mentre oggi siamo a 420. Lo studio conclude che è possibile riportare i valori entro le soglie di sicurezza. Ma le sfide non sono semplici né rinviabili. C’è bisogno di un cambiamento di trasformazione degli attuali sistemi energetici e alimentari, un cambiamento d’uso dei materiali e di gestione dei rifiuti. E con essi anche modelli economici e finanziari che li sorreggono. E naturalmente c’è bisogno di ascoltare le soluzioni fornite dalla scienza.