Biofarm permette di adottare singoli alberi, seguirne online la coltivazione e ricevere a casa i prodotti appena raccolti
Quanto sarebbe bello poter coltivare noi stessi la frutta che mangiamo ogni giorno? Così da poter avere il controllo costante sulla crescita, sulla freschezza del prodotto e sulla salubrità. Certo, il mestiere dell’agricoltore non è affatto facile e necessita di tanta passione, pazienza e dedizione. Da qualche anno Biorfarm rende tutto più semplice: è infatti una delle prime aziende agricole digitali italiane in grado di creare un legame diretto tra gli agricoltori locali bio e i consumatori che vogliono conoscere ciò che portano in tavola.
Secondo le stime, dal produttore al supermercato l’ortofrutta impiega circa 100 ore fra trasporto e stoccaggio. Con Biorfarm, dal produttore al consumatore, il tempo si riduce a 24/48 ore. L’azienda permette ai propri clienti di selezionare i singoli alberi da frutta, “adottandoli”, da un campo specifico, seguirne online la coltivazione biologica e ricevere a casa i frutti freschi appena raccolti. C’è ovviamente anche la possibilità di raggiungere gli agricoltori e ritirare personalmente i prodotti.
L’adozione ha un costo variabile per tipologia di frutta. Questo include un albero che resterà in esclusiva all’utente per un anno, il cartellino con il nome scelto dallo stesso utente, un account su biorfarm.com dove poter seguire la crescita e la coltivazione, la frutta e la consegna a casa. In tutto questo, gli agricoltori ricevono il giusto compenso per il loro lavoro, cosa purtroppo non affatto scontata.
A ogni albero è associato un quantitativo diverso di prodotto biologico ottenibile dalla prima raccolta dei frutti. Il quantitativo della prima consegna è variabile, secondo opzioni che vengono definite “small”, “medium” o “large”, e variano in base al tipo di frutta e alle esigenze di consumo degli utenti. Con le soluzioni offerte da Biorfarm i clienti acquistano prodotti sani con filiera cortissima e gli agricoltori ottengono benefici in termini di crescita del mercato e di ricavi. Infine, le confezioni della frutta, essendo di carta, umido e vetro, sono riciclabili al 100%.