Cos’è il botulino e quali prodotti sono stati ritirati dopo la morte di un turista in Calabria

La Procura della Repubblica di Paola ha disposto il sequestro, su tutto il territorio nazionale, di un prodotto commerciale, probabilmente broccoli, che sarebbe all’origine dell’intossicazione da botulino registrata in provincia di Cosenza e che ha provocato una vittima, Luigi di Sarno, un turista 52enne di Cercola in provincia di Napoli, e 9 ricoverati.

La Procura, diretta da Domenico Fiordalisi, sta indagando per morte come conseguenza di un altro reato e commercializzazione di alimenti nocivi. I pm stanno accertando anche eventuali responsabilità mediche. La vittima, infatti, si era recata nella clinica privata a Belvedere marittimo.

Ambulanza
Cos’è il botulino e quali prodotti sono stati ritirati dopo la morte di un turista in Calabria (foto Ansa) – Blitz Quotidiano

Il botulino era nelle cime di rapa

Luigi di Sarno si è intossicato dopo aver mangiato un panino con salsiccia e cime di rapa a Diamante in provincia di Cosenza. I suoi familiari hanno chiamato i soccorsi ma l’uomo è morto poco prima di arrivare nell’ospedale  San Giovanni di Lagonegro.

Cos’è il botulino

Il botulino è un microrganismo che si sviluppa quindi in assenza di aria. Si tratta di un battere che ha sette ceppi: tra questi, quattro sono implicati nell’intossicazione umana. Fu scoperto nel 1897 dal professor E.van Emergen  che notò quasi in maniera immediata una diretta correlazione tra l’insorgenza di diverse epidemie e il consumo di salsicce.

Il botulino si può trovare in diversi alimenti e prevalentemente nella carne e nel pesce in scatola. A rischio sono anche i salumi insaccati, le conserve e i vegetali conservati sott’olio, le olive. Le probabilità di contaminazione aumentano nel caso in cui non vengano adottati i comportamenti igienici corretti durante la preparazione.

Attenzione al coperchio gonfo

La presenza del botulino la si nota nel caso in cui troviamo il coperchio contenente gli alimenti gonfio in maniera innaturale. Altri campanelli d’allarme potrebbero essere la comparsa di muffa, un odore sgradevole o l’irrancidimento, il processo di decomposizione chimica dei grassi e degli oli.

Un’altra vittima a Cagliari

E c’è una vittima anche a Cagliari che però non è collegata all’intossicazione avvenuta in Calabria. Si tratta di una donna di 38 anni che si era intossicata dopo aver mangiato della salsa guacamole durante la Fiesta Latina di Monserrato, nella città metropolitana di Cagliari, che si è tenuta tra il 22 e il 25 luglio. Oltre a lei si erano intossicate altre sette persone. La 38enne, tra i primi ad accusare i sintomi dell’intossicazione alimentare, è morta questa questa mattina all’ospedale Businco, da dove era stata trasferita dopo il ricovero al Brotzu.

La donna era entrata all’ospedale in gravi condizioni il 31 luglio scorso. Viste le condizioni era stato subito deciso il ricovero nel reparto di Rianimazione dell’ospedale di Cagliari. Con lei erano ricoverate altre quattro persone nel reparto di Neurologia. Nei giorni scorsi erano stati tutti dimessi, mentre le condizioni della 38enne sono rimaste stazionarie. Ma nelle ultime ore si sarebbero verificate delle complicazioni .

Rimangono ancora ricoverate al Policlinico Casula di Monserrato nel reparto di Rianimazione una 14enne e una 62enne: entrambe sono stazionarie. Al Policlinico Gemelli di Roma è invece ricoverato un bambino di 11 anni. Tutti avevano mangiato delle pietanze preparate con il guacamole alla stessa festa.

Ora con la morte della 38enne si aggrava la posizione del titolare del chiosco che ha venduto i prodotti con la particolare salsa durante la Fiesta Latina, unico indagato nell’ambito dell’inchiesta aperta dalla Procura di Cagliari che coordina le indagini dei Carabinieri del Nas.

 

 

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