Crisi climatica, danni finanziari 2020-23 ben 2,5 volte superiori al decennio 2010-19

Danni provocati dal maltempo a Lugo di Romagna, maggio 2023

Secondo il rapporto Aea sullo stato di salute dell’Europa, le perdite economiche medie annue associate a eventi estremi hanno raggiunto i 44,5 miliardi di euro nel solo triennio 2020-23

Tra il 2020 e il 2023 le condizioni meteorologiche estreme e i cambiamenti climatici hanno causato in Europa più danni finanziari che nell’intero decennio precedente, dal 2010 al 2019. Lo evidenzia l’Agenzia europea dell’ambiente (Aea) pubblicando oggi l’annuale rapporto sullo stato dell’ambiente in Europa, secondo cui lo status “non è buono” e “le minacce alla natura e gli impatti dei cambiamenti climatici” rappresentano le sfide principali che l’Europa si trova ad affrontare per tutelare la propria competitività “dipendente dalle risorse naturali”.

Con cambiamenti climatici sempre più rapidi, il report evidenzia che le perdite economiche medie annue associate a questi eventi estremi hanno raggiunto i 44,5 miliardi di euro tra il 2020 e il 2023, ovvero 2,5 volte superiori rispetto al periodo 2010-2019.

Tra 1980 e 2023 hanno causato perdite economiche stimate in 738 miliardi di euro tra i 27 Stati membri dell’Ue, con oltre 162 miliardi di euro di costi solo dal 2021 al 2023. Nella maggior parte dei Paesi si stima che oltre la metà di queste perdite non è coperto da assicurazione. Il report viene pubblicato in un momento in cui le Capitali Ue sono divise sulla proposta della Commissione Ue di tagliare del 90% le emissioni di gas serra entro il 2040, rispetto ai livelli del 1990.