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Detrazioni fiscali per spese universitarie, possono usufruirne anche gli iscritti al dottorato? L’Agenzia delle Entrate fa chiarezza
L’Agenzia delle Entrate fa un chiarimento interessante sulle detrazioni fiscali per le spese universitarie: possono usufruire delle stesse detrazioni anche gli studenti iscritti al dottorato? Ecco la risposta.
Il dottorato di ricerca rappresenta il livello più alto dell’istruzione universitaria, destinato a chi ha già conseguito una laurea magistrale e intende formarsi come ricercatore autonomo. I dottorandi si distinguono dagli studenti universitari non solo per il grado di studi, ma anche per l’approccio e gli obiettivi del loro percorso. Mentre lo studente universitario è focalizzato sull’acquisizione di conoscenze teoriche e pratiche, seguendo corsi e sostenendo esami, il dottorando dedica il suo tempo prevalentemente alla ricerca scientifica originale. L’impegno richiesto al dottorando è a tempo pieno, spesso incompatibile con altre attività, e prevede la partecipazione a seminari, convegni, esperienze all’estero e la produzione di pubblicazioni scientifiche. La tesi finale non è soltanto un elaborato conclusivo, ma un contributo rilevante nel proprio ambito disciplinare.
A differenza dello studente universitario, che resta nell’ambito della didattica, il dottorando assume anche compiti legati alla tutela didattica e può essere coinvolto nella formazione di altri studenti. Sebbene entrambi abbiano accesso ai servizi universitari, il dottorando gode di diritti specifici, coerenti con il suo ruolo ibrido di studente e giovane professionista della ricerca. I percorsi divergono anche negli sbocchi: il laureato universitario può entrare nel mondo del lavoro o proseguire gli studi, mentre il dottorato apre l’accesso a carriere in università, enti di ricerca e settori ad alta specializzazione, pubblici e privati. In sintesi, il dottorando incarna una figura intermedia tra formazione e professione, con responsabilità e obiettivi profondamente diversi rispetto a quelli dello studente tradizionale. In effetti, a proposito di professione, i dottorandi percepiscono una borsa mensile che funge da stipendio vero e proprio per l’attività di ricerca, mentre gli studenti universitari no.
Detrazioni fiscali per spese universitarie: anche chi è iscritto al dottorato può usufruirne?
Proprio a causa della borsa mensile, ci si può chiedere se sia possibile, per i dottorandi, usufruire delle stesse detrazioni fiscali per le spese universitarie, di cui possono usufruire gli studenti. Questa domanda è stata posta da un contribuente italiano all’Agenzia delle Entrate, mediante il canale della Posta di FiscoOggi. L’Agenzia delle Entrate ha spiegato che le spese sostenute per la frequenza di un dottorato di ricerca rientrano tra quelle detraibili al 19%, secondo l’articolo 15 del TUIR. Questa possibilità, già confermata dalla risoluzione n. 11/2010, si fonda sul riconoscimento del dottorato come corso di istruzione universitaria, al pari delle lauree triennali e magistrali.

A supporto, la normativa vigente — tra cui il decreto ministeriale n. 270/2004 e la legge n. 210/1998 — definisce il dottorato come un percorso finalizzato a fornire competenze avanzate per la ricerca scientifica. La circolare n. 14/2023 ribadisce che tale corso è parte integrante dell’offerta formativa universitaria e, come tale, dà diritto alla detrazione per spese universitarie. Ne consegue che anche i dottorandi, pur percependo una borsa mensile, possono usufruire di questa agevolazione fiscale, analogamente agli altri studenti universitari.
Detrazioni fiscali per spese universitarie, possono usufruirne anche gli iscritti al dottorato? L’Agenzia delle Entrate fa chiarezza
Giuseppe Meccariello