Donne d’Impresa: Barbara Paglieri, un nome che è storia nel nostro made in Italy.
Una bella signora nata ad Alessandria, biondissima da sempre e da sempre libera nelle
sue espressioni e nel suo modo di essere. Questa è Barbara Paglieri che fino al 2021 è
stata anche Amministratore Delegato della Paglieri SpA, e che oggi senza rimpianti ma
con una grande energia e determinazione, vive la sua vita cercando, come ha sempre
fatto, di portare un suo piccolo ma importante contributo per il “Bene Comune”.
Nella sua vita Barbara ha fatto di tutto e di più e lo ha fatto anche bene, tant’è vero che molti
sono i premi e riconoscimenti nel suo curriculum vitae.
Per questo Barbara oggi è sicura di aver lasciato un’importante eredità di chiarezza, onestà e competenza nel lavoro a
tutti coloro che dopo di lei hanno preso le redini dell’azienda.
La storica Paglieri SpA –
infatti – fondata da Lodovico nel 1876, ha visto anche lei protagonista della crescita e
del successo del Gruppo, insieme con i vari rappresentanti della sua celebre famiglia.
Non a caso, ancora oggi, Paglieri è sempre punto di riferimento in Italia, per il settore
della bellezza, dei saponi e cosmetici.
Barbara è nata sotto il segno dell’ariete, ma con
un forte ascendente in bilancia, che la rende così sensibile al bello e all’entusiasmo della
vita. É una persona straordinariamente empatica e aperta “all’altro”, cosa non facile di
questi tempi dove “l’ego” la fa da padrone in tutti i campi, della storia, della cultura e
della politica. Sposata una prima volta, separata e felicemente risposata è anche
mamma di due figlie: Beatrice e Ludovica.
Per il loro futuro – confida con orgoglio –
“Ho preferito che facessero le loro scelte anche al di fuori dell’azienda di famiglia”.
La abbiamo avvicinata per scoprire qualcosa in più della sua vita e in effetti non tutti
sanno che è anche stata presidente nazionale dell’Agis (Associazione Golfisti Italiani
Seniores). Infatti è anche una fantastica golfista con handicap di ben 4,6. Socia di Aidda
dal 2005, è stata anche Presidente della Delegazione Piemonte Consigliera Nazionale e
fa parte del network FCEM.
Uno dei suoi vanti è l’occuparsi di far emergere
consapevolezza del valore etico e culturale della libera iniziativa. Con il Club Business
Angel, (formato da persone che investono, non solo denaro ma anche tempo e
competenze, per sostenere startup founder motivati e di talento a sviluppare progetti
di impresa) Barbara è stata ed è protagonista del lancio di varie startup per aiutare
giovani imprese. Per conoscerla meglio e di più, le abbiamo chiesto.
Parità di genere in famiglia, cosa ci può raccontare in merito?
Il nostro compito come genitori è di creare delle condizioni al contorno ottimali, dando
valore alla libertà di scelta, di espressione e di seguire i propri interessi. Infatti io non
ho mai obbligato le mie figlie a scelte mie, magari consigliate sì ma lasciate libere di
fare la loro strada. Per combattere la parità di genere ed emergere comunque devi avere
delle competenze e se gli uomini ne hanno 2 tu donna per essere alla pari ne devi avere
4 e soprattutto devi credere nelle tue capacità e non arrenderti mai per cercare di
realizzare i tuoi sogni.
C’è un detto un po’ cattivo che definisce le piemontesi un po’ false e un po’
cortesi. Lei invece si definisce “alessandrina” un po’ cretina. Come mai?
Devo dire che non mi sento molto piemontese nel senso che mia mamma era ligure e
mia nonna materna francese quindi sono ibrida e non posso sicuramente essere falsa e
cortese. Mi sento alessandrina perché qui sono nata e ci vivo. Un po’ cretina perché fa
rima, e perché a volte penso di essere troppo buona con le persone, anche con quelle
che mi hanno fatto del male, ma c’è sempre tempo per peggiorare.
Due figlie, esperte di marketing e comunicazione. Cosa può augurare loro per
il futuro?
Auguro loro un futuro radioso, ricco di soddisfazioni e creatività, che possano continuare
ad innovare, a raccontare storie che lascino il segno e a costruire connessioni autentiche
con le persone. Nel mondo del marketing la capacità di adattarsi e anticipare i
cambiamenti è fondamentale quindi spero che abbiamo sempre curiosità visione e
audacia, che il lavoro che sceglieranno, le porti lontane, che le arricchisca culturalmente
e che incontrino persone oneste e capaci che le aiutino a crescere ed eventualmente ad
essere un trampolino di lancio per i loro sogni. Che non rinuncino mai a quello che piace
loro e le far star bene e che la passione le guidi sulla strada giusta.
Se lei non fosse stata una Paglieri, quale sarebbe stata la sua più grande
ambizione? Diventare un’artista, una golfista professionista, o cosa?
Veramente è una domanda che mi sono fatta più volte! Beh sì una golfista professionista
mi sarebbe piaciuto ma anche una pianista di fama mondiale, tanto per essere modesta.
Le dico così perché mia nonna era una concertista e quando ha sposato mio nonno ha
smesso. Io penso che, però, questo sia stato un grosso errore. Il pianoforte mi ha
sempre affascinato e quelle 3 note che mi ricordo sono quelle che mi ha insegnato mia
nonna materna che io adoravo.
L’intelligenza artificiale fa già parte del divenire produttivo della Paglieri spA
o delle strategie del gruppo?
Non lo so bisognerebbe chiederlo a chi gestisce l’azienda oggi. Sicuramente penso che
si dovrebbe capire come sfruttarla al meglio senza dipendere dalla stessa.
Anche grazie all’impegno con Business Angel, lei ha fatto e sta facendo molto
per “l’altro”, specialmente per i giovani. Quale l’esperienza che le ha dato più
soddisfazione fra le startup che ha contribuito a lanciare?
Diciamo che più che lanciare ho contribuito a far conoscere delle start up al femminile
in vari settori. Quest’anno essendo anche Presidente Soroptimist Alessandria ho
organizzato un interessante convegno in collaborazione con Business Angel, Aidda,
Confindustria, Consulta e Pari Opportunità, proprio per creare un incontro di crescita,
collaborazione e sviluppo per far conoscere le 4 start up al territorio piemontese.
L’evento è andato benissimo e pensavamo di ripeterlo il prossimo anno proprio per far
sì di creare una rete di conoscenze e cercare competenze che le aiutino nella crescita.
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