Due ragazzi sono stati aggrediti e ricoverati in ospedale a Napoli, dopo essere stati brutalmente picchiati dal loro vicino di casa. La causa della violenza sembra risiedere nel fatto che i due ragazzi sono una coppia omosessuale. L’aggressione si è consumata nel quartiere di Fuorigrotta, dove i due trentenni sono stati vittime di un vero e proprio pestaggio. Le vittime sono state colpite al viso e al corpo, riportando gravi lesioni che hanno richiesto diversi giorni di prognosi. L’atto di violenza è stato denunciato dall’associazione Antinoo Arcigay Napoli, che ha parlato di “un vile atto di violenza omofobica”.
Le minacce
L’aggressione fisica, però, non è stata un episodio isolato, ma il culmine di un’escalation di anni di minacce e vessazioni. Secondo quanto denunciato dall’associazione, il vicino dei ragazzi non tollerava la loro relazione omosessuale. Le intimidazioni, infatti, erano andate avanti per diverso tempo e sono state documentate tramite registrazioni audio. In queste registrazioni, l’aggressore proferiva frasi come “li devo fare a pezzi questi gay”. Questi insulti e minacce verbali hanno preceduto l’aggressione fisica, che è stata descritta come violenta e premeditata.
La denuncia
Dopo essere stati aggrediti, i ragazzi hanno denunciato l’accaduto alle forze dell’ordine e si sono rivolti all’associazione per chiedere aiuto. Antonello Sannino, presidente di Antinoo Arcigay Napoli, ha sottolineato come il vicino, dopo averli picchiati, abbia continuato a insultarli e ha impedito loro di rientrare in casa. L’associazione ha prontamente allertato la Questura di Napoli, che è intervenuta per fermare l’aggressore. Sannino ha anche denunciato come le aggressioni omofobiche, sia verbali che fisiche, siano ormai all’ordine del giorno, rendendo il contesto sempre più preoccupante. Il caso di Napoli si inserisce infatti in un triste quadro di violenze contro la comunità LGBTQ+, che continua a crescere in tutta Italia.
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