Può essere straziante quando creativi e artisti mettono anima e corpo in un progetto cinematografico, solo per vederlo naufragare al botteghino. A volte questo fallimento è comprensibile, magari perché il film inseguiva una tendenza già morta. Altre volte, invece, il disastro commerciale nasce da interferenze dello studio che snaturano la trama originale, da scelte di marketing sbagliate, dalla concorrenza di altri blockbuster usciti nello stesso periodo, o semplicemente dalla sfortuna. Nella maggior parte dei casi, questi film svaniscono dalla coscienza collettiva. Ma alcuni fortunati trovano una seconda vita.
Grazie alle uscite home video, al passaparola e oggi allo streaming, questi titoli vengono riscoperti anni dopo il loro debutto e assurgono allo status di cult. Il genere fantasy è una vittima particolare di questa dinamica: molti film straordinari hanno fatto perdere milioni ai loro studios, eppure oggi sono disponibili per una nuova generazione di spettatori pronti a immergersi nella loro creatività e nelle performance indimenticabili che offrono. Questi sono i 5 film fantasy da riscoprire, che sono stati dei flop e ora vengono rivalutati.
1. Nel fantastico mondo di Oz (1985)

Nel fantastico mondo di Oz del 1985 si presentava come un sequel non ufficiale del leggendario Il mago di Oz, ma si è guadagnato una reputazione ben diversa: quella di aver terrorizzato un’intera generazione di bambini. Dorothy Gale, interpretata da Fairuza Balk, viene internata in un sanatorio per aver parlato delle sue avventure a Oz e rischia di subire un trattamento di elettroshock. Salvata da una misteriosa ragazza, Dorothy fugge e si ritrova trasportata nuovamente a Oz insieme a una gallina parlante di nome Billina. Ma il regno che aveva conosciuto è completamente cambiato: conquistato dal Re dei Nomi, la Città di Smeraldo è stata privata dei suoi smeraldi e i suoi abitanti trasformati in statue di pietra.
Il film è famoso soprattutto per le sue immagini disturbanti, in particolare le creature chiamate Wheelers, mostri con ruote al posto di mani e piedi che hanno popolato gli incubi di molti spettatori. Al di là dei momenti spaventosi, però, Return to Oz sfoggia una creatività straordinaria attraverso pupazzi impressionanti e una claymation eccellente realizzata dal leggendario Will Vinton. I personaggi, sebbene non iconici come quelli del film originale, costruiscono una forte camerateria, specialmente tra Dorothy e Jack Pumpkinhead, interpretato da Brian Henson.
2. Dungeons & Dragons – L’onore dei ladri (2023)

Dungeons & Dragons – L’onore dei ladri del 2023 ha dimostrato che si possono fare ottimi film dal brand Dungeons & Dragons, dopo la piuttosto discutibile trilogia degli anni 2000. Edgin Darvis e la sua amica Holga Kilgore evadono di prigione per ricongiungersi con Kira, la figlia di Edgin, che vive con il loro ex socio Forge Fitzwilliam. Scoprono però che Forge e la Maga Rossa Sofina sono responsabili della loro carcerazione e che Forge ha fatto credere a Kira che il padre fosse mosso dall’avidità piuttosto che dal desiderio di riportare in vita sua moglie con mezzi magici. Per fermarli, Edgin e Holga reclutano il loro amico mezzelfo stregone Simon Aumar e la druida tiefling mutaforma Doric.
L’umorismo del film è autoironico e pieno di battute che sembrano provenire davvero da un gruppo di amici seduti attorno a un tavolo di gioco, specialmente quando il party cerca di ottenere informazioni interrogando antichi cadaveri. Il cast eccezionale si immerge completamente nei ruoli assegnati, con una menzione particolare per Regé-Jean Page, che interpreta il Paladino Legale Buono più stereotipato possibile. Nonostante le aspettative e la qualità del prodotto, il film non ha ottenuto il successo commerciale sperato, diventando però rapidamente un favorito tra gli appassionati.
3. Le avventure del barone di Munchausen (1988)

Le avventure del barone di Munchausen del 1988 è l’ultimo capitolo della Trilogia dell’Immaginazione di Terry Gilliam. Mentre l’Impero Ottomano attacca una città senza nome durante l’Età della Ragione, una compagnia circense mette in scena uno spettacolo basato sulle avventure del Barone Munchausen. L’esibizione viene interrotta dal vero Barone, interpretato da John Neville, infuriato per le imprecisioni, che rivela come la guerra sia iniziata a causa di una scommessa fatta con il Sultano. Per salvare la città, il Barone parte alla ricerca dei suoi vecchi compagni, accompagnato da una giovane ragazza di nome Sally Salt e perseguitato dall’Angelo della Morte.
Sebbene non raggiunga i livelli di Time Bandits e Brazil, il film rimane una meraviglia visiva. Il design della produzione è impressionante, con set elaborati che danno vita a un mondo fantastico attraverso una città devastata dalla guerra, la fucina di un dio e un bizzarro regno sulla luna governato da Robin Williams. Tematicamente, il film si concentra sul tempo: come ci logora e ci deruba della forza nella vecchiaia, come il mondo avanza dimenticandosi di noi, e come possiamo usare il tempo che abbiamo per trovare significato e realizzazione.
4. Kubo e la spada magica (2016)

Kubo e la spada magica del 2016, prodotto dalla amata casa di animazione in stop-motion Laika, racconta la storia di Kubo, un ragazzo con uno shamisen magico che usa per animare origami e raccontare storie per guadagnare denaro per sé e sua madre Sariatu. Lei è la figlia del Re della Luna, che prese un occhio a Kubo quando era bambino. Quando Kubo resta fuori troppo tardi per partecipare a un festival, le sue zie lo rintracciano cercando di prendere l’occhio rimanente, ma sua madre usa la magia per teletrasportarlo in salvo. Kubo parte quindi alla ricerca dell’armatura di suo padre defunto, accompagnato da due compagni: Monkey, il suo ciondolo a forma di scimmia delle nevi preso vita, e Beetle, un guerriero maledetto che conosceva suo padre.
Il progetto è ambizioso e sfoggia modelli stilistici che si prestano a scene d’azione intense e dialoghi toccanti. La narrazione è una componente fondamentale del film, mostrata sia come mezzo di ispirazione e cambiamento, sia come modo per mantenere vive le memorie di chi è morto. Il lutto gioca un ruolo importante, particolarmente nel climax, dove Kubo impara l’importanza di superare il dolore e usarlo per costruire un futuro più luminoso. Nonostante la qualità straordinaria, il film non ha raggiunto il successo commerciale sperato.
5. Labyrinth (1986)

Labyrinth del 1986 è probabilmente il progetto più strano nato dalla mente di Jim Henson, ed è probabilmente per questo che è stato un tale flop al botteghino. Frustrata dal dover fare da babysitter al fratellastro Toby, Sarah Williams, ispirata da una fiaba che stava leggendo, esprime il desiderio che i goblin vengano a portarlo via. Sorprendentemente, il desiderio si avvera e il re dei goblin Jareth, interpretato da David Bowie, porta Toby al suo castello dove verrà trasformato in un goblin. Per salvarlo, Sarah deve navigare attraverso un labirinto per raggiungere il castello di Jareth al centro, ma ogni svolta rivela nuove sorprese, alcune amichevoli e altre ostili.
Questa stranezza, però, contribuisce all’atmosfera del film, simile a Le avventure di Alice nel Paese delle Meraviglie, dove un’esperienza bizzarra conduce a un’altra, spingendo Sarah attraverso un viaggio di formazione. La performance di Bowie come Jareth è affascinante grazie al suo carisma naturale, alla presenza scenica dominante e ai giochi di prestigio che esegue con la sua sfera di cristallo. Oggi il film è considerato un classico cult, amato per la sua originalità visionaria.
L’articolo Dungeons & Dragons, Labyrinth e altri fantasy dimenticati: i flop più disastrosi che oggi sono cult proviene da ScreenWorld.it.
